Rifiuti radioattivi francesi, dall’Ue ok al piano modificato del Cires
[27 Maggio 2015]
Il piano modificato di smaltimento dei rifiuti radioattivi dall’edificio di raggruppamento del Cires, in Francia, non comporta, né in normali condizioni operative, né in caso di incidenti, una contaminazione radioattiva significativa sotto il profilo sanitario, delle acque, del suolo o dell’aria di un altro Stato membro. E’ questo il parere che la Commissione dà alla Francia.
Lo Stato europeo, infatti, ha presentato il 16 dicembre 2014 alla Commissione europea i dati generali riguardanti il piano modificato di smaltimento dei rifiuti radioattivi provenienti dall’edificio di raggruppamento del Cires. Un sito che distanza dalla frontiera dello Stato membro più vicino, nella fattispecie il Belgio, 138 km.
Sulla base dei dati trasmessi e dopo aver consultato il gruppo di esperti, la Commissione ha formulato il proprio parere positivo. Dal parere emerge che il piano modificato consiste in un aumento della capacità operativa del Centro che richiede limiti di scarico regolamentari più elevati per gli effluenti radioattivi aeriformi.
Durante le normali condizioni operative, il piano modificato non è tale da comportare un’esposizione rilevante sotto il profilo sanitario per la popolazione di un altro Stato membro, tenuto conto dei limiti di dose stabiliti nelle nuove norme fondamentali di sicurezza. E in caso di rilasci non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di incidenti del tipo e dell’entità previsti nel piano modificato, le dosi cui le popolazioni di altri Stati membri potrebbero essere esposte non sarebbero significative sotto il profilo sanitario, tenuto conto dei livelli di riferimento stabiliti nelle nuove norme fondamentali di sicurezza.
La valutazione della Commissione è stata svolta conformemente alle disposizioni del trattato Euratom e non pregiudica eventuali valutazioni supplementari ai sensi del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, né gli obblighi che derivano da detto trattato e dal diritto derivato.
Ad esempio, ai sensi del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, alcuni aspetti ambientali andrebbero ulteriormente esaminati. A titolo indicativo, la Commissione desidera richiamare l’attenzione sulle disposizioni sulla valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, sulla valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, nonché sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche e sulle acque.