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Rifiuti urbani, la frazione organica stabilizzata (Fos) non può mantenere il regime giuridico originario

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Quando i rifiuti urbani sono sottoposti, oltre che alla semplice trito-vagliatura, anche a un trattamento tramite sistemi di stabilizzazione dando vita alla frazione organica stabilizzata non possono continuare a mantenere il regime giuridico originario come quello sulla circolazione e sul regime fiscale dei rifiuti urbani.

Lo afferma il Tribunale amministrativo della Liguria (Tar) – con sentenza numero 436 – in riferimento alla delibera della Giunta regionale ligure. La Regione ha stabilito che la frazione organica stabilizzata (Fos) in uscita dagli impianti di trattamento, pur essendo classificata come rifiuto speciale, quando è avviata allo smaltimento in discarica rimane sottoposta al regime giuridico e fiscale dei rifiuti urbani, con conseguente assoggettamento alla ecotassa e al divieto di circolazione, nel rispetto del principio dell’autosufficienza.

Con tale atto la Regione si è limitata ad assoggettare a una disciplina particolare rifiuti speciali assimilandoli per alcuni aspetti (fiscale e di circolazione) ai rifiuti urbani. Non ha realizzato una nuova qualificazione giuridica dei rifiuti, ha compiuto una operazione illegittima.

La giurisprudenza ha ammesso che un rifiuto urbano, pur se sottoposto a trattamento, possa continuare a mantenere il regime giuridico originario quando le operazioni a cui è stato sottoposto non hanno prodotto un nuovo rifiuto. Il Consiglio di Stato ha, infatti, ammesso l’assimilabilità al rifiuto urbano del rifiuto urbano sottoposto alla semplice operazione di trito-vagliatura.

Ma quando alla trito-vagliatura si aggiunge anche un trattamento tramite sistemi di stabilizzazione con il risultato di produrre la frazione organica stabilizzata le cose cambiano. Perché tale operazione muta la natura del rifiuto. I rifiuti solidi urbani sono stati trasformati in rifiuti speciali.

Tale operazione, dunque consente di escludere che il rifiuto risultante da tale operazione possa essere ancora assimilabile ai rifiuti urbani.

Eleonora Santucci

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