Il caso dei Paesi Bassi e la decisione Ue
Sigarette elettroniche, maggiore tutela per i bambini
[11 Maggio 2015]
I Paesi Bassi possono continuare a usare fino al 19 maggio 2016 le prescrizioni supplementari in materia di imballaggio e di etichettatura per le sigarette elettroniche contenenti nicotina e per i contenitori di liquido di ricarica. L’Ue – con decisione di esecuzione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di sabato – autorizza lo Stato membro ad applicare quelle misure tali da poter impedire l’accesso dei bambini a tali miscele e di conseguenza idonee a ridurre i rischi per la salute dei bambini.
Il 10 marzo 2015 i Paesi Bassi hanno comunicato alla Commissione di ritenere che le sigarette elettroniche e le ricariche contenenti nicotina, se pur conformi alle prescrizione di legge, comportino un grave rischio per la salute umana per ragioni inerenti all’etichettatura e all’imballaggio. Tanto che hanno adottato un provvedimento provvisorio in materia di regolamenti temporanei.
Il decreto stabilisce che le sigarette elettroniche contenenti nicotina e i relativi contenitori contenenti liquido di ricarica devono essere a prova di bambino: devono essere forniti di una chiusura di sicurezza per i bambini, anche se il regolamento del 2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele, non lo richiede.
Applicando sia alle sigarette elettroniche, sia ai contenitori di liquido di ricarica la prescrizione relativa alla chiusura di sicurezza per i bambini indipendentemente dal limite di concentrazione di nicotina nella miscela, il decreto impone requisiti supplementari che vanno al di là delle disposizioni del regolamento del 2008. Sull’imballaggio e sull’eventuale imballaggio esterno deve figurare la raccomandazione di tenere un prodotto al di fuori della portata dei bambini, cosa che non è obbligatoria ai sensi del regolamento del 2008.
Il decreto andando al di là degli obblighi di etichettatura e prevedendo requisiti supplementari fissati è potenzialmente in grado di ostacolare l’immissione sul mercato dei Paesi Bassi di prodotti conformi alle norme applicabili ai sensi del regolamento del 2008.
Ma i Paesi Bassi hanno addotto motivazioni fondate in base alle quali ritengono che le sigarette elettroniche e i contenitori di liquido di ricarica contenenti nicotina rappresentino un grave rischio per la salute umana. Nella prima metà del 2013 sono stati registrati solo 2 casi di avvelenamento, ma il numero è aumentato nella seconda metà dell’anno, portando il totale a 33 casi segnalati per il 2013 e a 43 per il 2014. Nel 2013, in 27 casi le miscele sono state ingerite per via orale, fra l’altro da 8 bambini di età compresa tra 0 e 4 anni.
Comunque, il decreto è una misura temporanea che può restare in applicazione fino a quando diventeranno applicabili le misure adottate dai Paesi Bassi per recepire la direttiva del 2014/40 sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti.