«Sulla vicenda della nave Diciotti superato ogni limite». Anpi, Arci, Articolo 21, Cgil, Legambiente e Libera contro il governo
E il ministro dell’Interno va allo scontro con Presidente della Camera, Guardia Costiera e magistrati. Toni e atteggiamenti xenofobi da banalità del male
[23 Agosto 2018]
Il ministro degli Interni e capo della Lega Matteo Salvini continua nella sua campagna anti-immigrati insultando a destra e a manca come un qualsiasi hater sui social network, e se la prende anche con il presidente della Camera Roberto Fico colpevole di aver detto che «la giusta contrattazione con i Paesi dell’Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone – tra cui alcuni minori non accompagnati – devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella Ue». Alla fine i minori sono stati sbarcati ma la situazione resta gravissima e in una nota congiunta Anpi, Arci, Articolo 21, Cgil, Legambiente e Libera prendono decisamente posizione contro la disumana e avventuristica politica di Salvini, appoggiata dal Governo Lega-M5S: «Con la vicenda della Diciotti si è superato ogni limite! Il comportamento del Governo non solo è deplorevole ma irresponsabile. Non si può accettare che delle istituzioni continuino ad avere un atteggiamento superficiale e disumano nei confronti dei più deboli. L’ostinazione a non far attraccare una nave della Guardia Costiera, prima, per poi non far sbarcare le persone sulla Diciotti è una palese violazione del codice penale oltre che della Carta costituzionale».
Il più grande sindacato italiano e le associazioni concludono: «Riteniamo l’inchiesta aperta dalla procura di Agrigento, che ipotizza anche il reato di sequestro di persona, un messaggio chiaro. La politica sarà pure legittimata a prendere decisioni e assumere provvedimenti, ma non può contravvenire a quanto previsto nella nostra Costituzione. Per fortuna osserviamo una differenza di comportamento fra la Guardia costiera e il Governo. Chi per vocazione è portato a salvare vite umane, nello spirito del proprio mandato, può e deve dare lezioni a chi ha perso la bussola su ciò che sia giusto e lecito. In queste ore siamo in presidio a Catania e continueremo a mobilitarci per difendere la democrazia, la libertà e i diritti umani».
Salvini – che lo ricordiamo è ministro degli Interni – dopo aver aperto uno scontro con la Guardia costiera (e quindi tra gli altri con il ministro della Difesa, se desse segno di esistere) non ha trovato di meglio da fare che irridere la magistratura chiedendo provocatoriamente su Facebook di essere arrestato. Ma la sua campagna elettorale permanente è fatta sulla pelle di esseri umani e la sua demagogia xenofoba, che diventa arma di distrazione di massa, avvelena ogni giorno di più il Paese con toni e un clima politico che ricordano quelli della banalità del male. Tanto che oggi, durante un dibattito su La 7, Massimo Cacciari è sbottato: «Mi vergogno di questo Paese, di questa Europa. E chi non si indigna della situazione in cui ci troviamo secondo me è un pezzo di merda».
Anche la senatrice di Liberi e Uguali e presidente del gruppo Misto Loredana De Petris, ricorda che «impedendo lo sbarco in un porto italiano dei passeggeri salvati da una nave italiana, il Governo viola non solo le norme più elementari di civiltà e solidarietà umana ma anche le regole internazionali. Se poi dovesse prevalere la folle idea di riportare i migranti in Libia si tratterebbe di una violazione ancor più clamorosa della legalità internazionale, che vieta esplicitamente i respingimenti. I passeggeri della “Diciotti” devono poter regolarmente sbarcare subito. L’egoismo dei Paesi europei, che non accettano di accogliere ciascuno cinque rifugiati, e dei Paesi che ancora non hanno dato seguito all’impegno di accogliere gli immigrati sbarcati nello scorso luglio deve essere criticato e combattuto. Ma non giustifica neppure in minima misura la cinica decisione italiana di usare come ostaggi esseri umani che fuggono dalla guerra e dalla fame e non rende meno gravi e inaccettabili le violazioni della legalità di cui questo governo si sta rendendo colpevole, trascinando oltre tutto nel discredito la Guardia costiera che non ha invece alcuna responsabilità».