Acquisti verdi, il ministro Costa punta sui Cam e lancia il brand “Ecologia integrale”

«Plastic free non è una guerra all’industria»

[22 Ottobre 2019]

Criteri ambientali minimi all’interno del Collegato ambientale. E Cam più facili di come sono adesso. Sono queste le promesse che il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha fatto nell’ambito del forum Compraverde Buy Green organizzato dalla Fondazione Ecosistemi e giunto alla sua tredicesima edizione, che si è conclusa venerdì scorso a Roma. «Voglio che i Cam funzionino – ha continuato il ministro – e mi impegnerò al massimo per far sì che avvenga, anche perché mi serviranno per definire un nuovo brand, quello dell’Ecologia integrale, che unisca alla sostenibilità ambientale anche quella sociale, perché non è ammissibile premiare un prodotto green che è stato fatto per esempio sfruttando il lavoro dei bambini».

Nel suo intervento Costa non ha potuto fare a meno di soffermarsi sulla cosiddetta ‘tassa sulla plastica’, chiedendo aiuto alle imprese e distinguendo tra plastica ‘cattiva’ e plastica ‘buona’: «Plastic free non è una guerra all’industria – ha detto – aiutateci con proposte concrete e ben fatte perché questa tassa sia applicata solo sulle plastiche né riciclate né riciclabili. Anche perché la norma europea sull’Iva agevolata per la plastica riciclata che dovrebbe arrivare a breve mi piace tantissimo e spero a gennaio di cominciare a lavorarci per un pronto recepimento anche nel nostro Paese».

Sollecitato da una domanda dal pubblico il ministro ha poi fatto chiarezza sulle terre e rocce da scavo, che non si possono riutilizzare in loco. «E’ un problema di caratterizzazione del materiale – ha spiegato – però stiamo cercando di fare in modo che laddove le caratterizzazioni diano esito positivo si possano utilizzare in loco risparmiando trasporti ed emissioni».

Infine nell’elencare le cose fatte a tempo di record (il decreto clima) quelle su cui si stalavorando (legge di stabilità e collegato ambientale) e quelle in arrivo (i vari cam che vedranno la luce nei prossimi mesi), il ministro si è permesso anche una battuta politica: «non chiedetemi perché in un mese abbiamo fatto molte più cose che in tutto il governo Conte1 – ha concluso – diciamo che si è aperta una nuova stagione, davvero green, dove la sostenibilità è un pilastro condiviso da tutti».

di Jacopo Carucci