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Focus su raccolta differenziata ed economia circolare: ecco come partecipare

Alia porta l'educazione ambientale in 58 Comuni della Toscana centrale

Perra: «Per noi è un grande piacere, e allo stesso tempo una grande responsabilità, fornire risorse didattiche e supporto agli insegnanti»
 |  Green economy

Dopo aver coinvolto lo scorso anno 700 classi e oltre 17mila studenti, il gestore unico dei servizi d’igiene urbana della Toscana centrale (Alia) torna in aula con una nuova offerta formativa incentrata sull’educazione ambientale, a partire dall’importanza di una corretta raccolta differenziata dei rifiuti.

«Con questa iniziativa – spiega il presidente di Alia, Lorenzo Perra – vogliamo confermare il nostro impegno nel promuovere la consapevolezza ambientale attraverso programmi educativi mirati, che coinvolgano attivamente gli studenti e li aiutino a comprendere l’importanza di ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti. Per noi è un grande piacere, e allo stesso tempo una grande responsabilità, fornire risorse didattiche e supporto agli insegnanti per facilitare l’insegnamento dell’educazione ambientale».

Le proposte didattiche sono rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, offrendo la possibilità di prenotare lezioni e incontri in presenza, da concordare con gli insegnanti.

In particolare sono stati ideati laboratori della durata di circa un’ora, ciascuno su tematiche riconducibili alla riduzione, al riutilizzo e al recupero dei rifiuti, pensate per promuovere i concetti di economia circolare e seconda vita della materia.

Per iscriversi all’iniziativa è sufficiente compilare on line i moduli pubblicati nella sezione del sito Alia dedicata all’educazione ambientale, o scrivere a educational@aliaserviziambientali.it per maggiori informazioni nel merito.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.