Altro che Nimby, coltiviamo energia: in Sicilia l’agrivoltaico nasce col crowdfunding

Scalone: «Generare opportunità per le comunità che vivono nei pressi dei nostri impianti rinnovabili, con la creazione di valore condiviso»

[15 Ottobre 2021]

Per superare le sindromi Nimby (e Nimto) che ovunque in Italia frenano l’installazione di impianti rinnovabili occorre passare dalla trasparenza – dunque più informazione e comunicazione ambientale – e dall’effettivo coinvolgimento delle comunità locali: non solo tramite i dibattiti pubblici, ma anche dalla condivisione dei ritorni economici legati alla presenza dell’impianto.

Dopo anni di sonnolenza, uno strumento che inizia a farsi largo su questo fronte è quello del crowdfunding, attraverso il quale i cittadini possono contribuire a finanziare l’impianto per poi avere un ritorno economico diretto nelle loro tasche.

Operazioni di questo tipo sono portate avanti ad esempio dalla cooperativa ènostra, da Enel e adesso anche da Falck renewables (col patrocinio di Elettricità futura) che ha scelto di puntare su progetto innovativo: la realizzazione del parco agrivoltaico di Landolina, a Scicli in Sicilia, in grado di generare circa 20 GWh di energia rinnovabile l’anno, pari al fabbisogno di oltre 5mila famiglie.

Il progetto – la cui costruzione inizierà a novembre 2021 – si estenderà su un terreno di 22 ettari, 17 dei quali saranno destinati alla coesistenza di fotovoltaico e coltivazioni, mentre 5 ettari saranno dedicati unicamente a piantumazioni. Il tutto massimizzando l’efficienza di uso del suolo, con la messa a dimora di colture autoctone – quali alberi da frutto (ulivo, carrubo, mandorlo) ed erbe officinali – individuate in collaborazione con l’Università di Catania.

Per partecipare alla realizzazione e allo sviluppo del parco di Landolina e permettere ai cittadini sciclitani e siciliani di beneficiare di un investimento redditizio, sostenibile e sicuro, Falck Renewables ha lanciato la prima iniziativa di lending crowdfunding del programma “Coltiviamo energia”.

Si tratta di una campagna che in Italia arriva con oltre 15 anni di ritardo rispetto a simili iniziative di condivisione di valore portate avanti da Falck renewables nel Regno Unito, ma meglio tardi che mai.

«Siamo felici di lanciare la nostra prima campagna di lending crowdfunding in Sicilia, per il beneficio del territorio e dei suoi abitanti – dichiara Carmelo Scalone di Falck renewables – Da anni siamo impegnati a generare opportunità per le comunità che vivono nei pressi dei nostri impianti rinnovabili, con la creazione di valore condiviso. Questa è la prima esperienza, che intendiamo estendere anche ad altri impianti e ad altri territori».

Nel frattempo, attraverso la piattaforma www.coltiviamoenergia.it sarà possibile per i singoli cittadini partecipare alla realizzazione e alla vita del parco agrivoltaico di Landolina con importi compresi tra 200 euro e 10mila euro e ricevere una remunerazione annuale sul prestito effettuato per la durata di 10 anni, con possibilità di recupero integrale del capitale versato anche in caso di uscita anticipata. Gli abitanti di Scicli beneficeranno di un rendimento annuo lordo del 6% per le sottoscrizioni entro i primi dieci giorni di campagna, valore che passerà successivamente al 5%. Per i rimanenti abitanti della Regione, il valore fissato è al 5% per i primi dieci giorni di campagna, per passare successivamente al 4%. In un secondo momento, l’opportunità di finanziamento sarà aperta anche ai dipendenti italiani di Falck renewables, a cui verrà riservato un rendimento annuale lordo pari al 3%.

Analogamente a quanto già prassi in molti Paesi di presenza, Falck renewables ha previsto inoltre la creazione di uno schema di beneficio collettivo, con la costituzione di un fondo annuale a sostegno di iniziative di impatto locale nel Comune di Scicli, nonché il finanziamento di un programma di borse di studio per formare nuove professionalità nel campo delle tecnologie rinnovabili e della sostenibilità energetica e dello sviluppo.