Domani l’appuntamento a Santa Fiora (ore 10, piazza Garibaldi)

Anche i cittadini dell’Amiata manifestano per difendere la geotermia

Il sindaco Balocchi: «La geotermia è il nostro petrolio perché offre energia pulita a un mondo che la richiede in maniera sempre maggiore, e garantisce “vita” alle nostre comunità»

[21 Dicembre 2018]

Dopo la manifestazione organizzata il 1 dicembre a Larderello dal movimento di cittadini Geotermia Sì, che ad oggi conta oltre 4.600 adesioni, i cittadini geotermici torneranno a manifestare domani sull’Amiata (a Santa Fiora, ore 10 in piazza Garibaldi) per chiedere che vengano mantenuti gli incentivi finora rivolti a favorire la produzione di elettricità da geotermia, in quanto fonte rinnovabile. Tali incentivi ammontano per l’anno in corso a 94,8 milioni di euro, e – per la prima volta – lo schema di decreto elaborato dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) ne prevede la cancellazione, offrendo una prospettiva di declino (ambientale, sociale ed economico) alle aree geotermiche.

«L’equilibrio tra ambiente, cultura, artigianato, industria, agricoltura di qualità può garantire un futuro di qualità. Togliere un tassello importante come lo sfruttamento energetico – scrivono gli organizzatori della manifestazione di Santa Fiora – rischia di provocare un collasso. Le aree geotermiche non sono tutte uguali. Hanno come caratteristica comune quella di essere collocate in zone interne, scarsamente popolate, ma dal punto di vista sociale, economico e anche ambientale l’Amiata non può essere paragonata alle Colline metallifere e al territorio geotermico pisano. Le due iniziative di mobilitazione, le due manifestazioni per la geotermia rinnovabile, dunque, hanno gli stessi obiettivi e protagonisti ma rappresentano due comprensori diversi, uniti dalla presenza della risorsa geotermica e dalla volontà di mantenere e migliorare un’economia ad essa legata».

Una posizione che nel corso della manifestazione del 22 dicembre sarà perorata da numerosi interventi, che spazieranno dal mondo delle imprese – con il direttore generale di Fioramiata e rappresentanti sia del territorio geotermico amiatino sia di quello tradizionale – a quello sindacale (Cgil, Cisl e Uil) fino ai Comuni interessati, con interventi da parte dei sindaci di Castelnuovo Val di Cecina, Roccalbegna, Piancastagnaio e Santa Fiora. Intere categorie, come le associazioni provinciali di Siena e Grosseto della Cna, hanno annunciato la propria adesione alla manifestazione, che si annuncia di particolare importanza.

«La manifestazione di Santa Fiora, dopo quella di Larderello – evidenziano al proposito da Geotermia Sì – segna una data storica perché finalmente e per la prima volta i cittadini delle zone geotermiche si uniscono in una battaglia comune per il loro futuro».

«La geotermia – argomenta il sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi, annunciando la propria adesione alla manifestazione – garantisce a un’area come la nostra di fermare il declino e di conservare il valore produttivo dell’Amiata, rendendola importante in particolare per le province di Siena e Grosseto, per la Toscana e l’Italia. La geotermia è il nostro petrolio perché offre energia pulita a un mondo che la richiede in maniera sempre maggiore, e garantisce “vita” alle nostre comunità. Non si tratta soltanto di difendere i dipendenti Enel o delle imprese che lavorano per Enel, ma anche le serre, i salumifici, le attività dell’indotto geotermico che potrebbero entrare in crisi causando una perdita di moltissimi posti di lavoro, come pure tutte le imprese e gli artigiani che lavorano per i Comuni grazie ai lavori finanziati con i proventi della geotermia. Difendere la geotermia come energia rinnovabile ha, dunque, un significato e un valore che travalica la fabbrica di energia, e chiederne o favorirne il ridimensionamento determinerebbe un vero disastro sociale».