Autostrade senza uscita. Perché no alla Bretella Sassuolo-Campogalliano

“Sblocca Italia”: 50 miliardi di euro per più di 2.000 km di nuove autostrade, 5 in provincia di Modena

[23 Febbraio 2015]

Stasera alle 21,00 al Teatro dei Segni a Modena, si terrà la presentazione del libro di Roberto Cuda “Strade senza uscita. Banche, costruttori e politici –  Le nuove autostrade al centro di un colossale spreco di denaro pubblico”, coordinato da Alessandra Filippi, presidente di Legambiente Modena ed  quale, oltre l’autore, parteciperà o Francesco Ferrante,  fondatore di Green Italia e vicepresidente del Kyoto Club, Direttivo Legambiente.
Cuda spiega di cosa s tratta: «Oltre 2000 km di nuove autostrade preventivate. Costo stimato: 50 miliardi di euro. La nuova colata di asfalto colpirà soprattutto le regioni del Nord e in particolare la Lombardia, dove le arterie in costruzione aumenteranno del 90 per cento l’attuale dotazione autostradale. Una bomba inesplosa che potrebbe sfigurare per sempre il paesaggio ma anche cambiare gli assetti del potere economico nel nostro Paese. I soldi a disposizione sono pochi e le banche, che si erano gettate a capofitto nella partita, ora si stanno sfilando. Che sta succedendo? Conviene davvero investire su queste strade? Una cosa è certa, grazie ai “trucchi” del project financing all’italiana, ad accollarsi i rischi non saranno i Signori del cemento ma gli italiani, su cui ricadranno i debiti accumulati».

In Emilia Romagna sono previste 5 nuove autostrade che interesseranno anche la provincia modenese, come la Cispadana e la Bretella Campogalliano-Sassuolo.

»Opere inutili e costose racchiuse in un provvedimento, lo “Sblocca Italia”, che dimostra, con visioni vecchie e sbagliate, di avvantaggiare le lobby delle autostrade con sgravi e prolungamenti di concessioni a scapito di progetti realmente utili per il nostro territorio» dicono al Cigno Verde modenese, che annuncia che in occasione della presentazione di “Strade senza uscita” si raccoglieranno anche fondi a sostegno delle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato intrapreso da Legambiente, Lac e Italia Nostra e dei cittadini che verranno espropriati delle proprie case e dei propri terreni agricoli.

Intanto su change.org “NoBretella Sassuolo Campogalliano” una coalizione che comprende associazioni e comitati locali Ingegneria senza frontiere, Italia Nostra, Lac, Legambiente, Wwf;  Altra Emilia Romagna, Green Italia,  Per me Modena lista civica, Movimento 5 stelle, PRC, SEL

ha promosso una petizione popolare indirizzata alla Commissione europea, al governo italiano, alla Regione Emilia Romagna ed ai Con muni interessati «A sostegno: a) di una mobilità sostenibile ed economicamente efficiente, b) di nuove regole logistiche e di transit points nel distretto della ceramica, c) della costruzione dei collegamenti intermodali tra il polo logistico Modena-Campogalliano, gli scali merci di Cittanova e Dinazzano, la tangenziale di Rubiera, le Autostrade A1 e A22. Contro la costruzione della “bretella” autostradale Sassuolo Campogalliano. Chiediamo quindi, tramite questa petizione popolare: alla Commissione Ue di sanzionare come illegittimo l’art.5 dello “sblocca Italia”, Al Governo italiano di annullare la Delibera CIPE di approvazione del progetto definitivo e di indire la gara per il rinnovo della concessione dell’A22 , Alle imprese, alla Regione ER e agli enti locali del distretto ceramico di riformare logistica e autotrasporto, a vantaggio sia delle imprese stesse che dei cittadini tutti. La mancata indizione della gara per il rinnovo delle concessioni autostradali, per favorire gli attuali concessionari, tra i quali il Gruppo Gavio e Autobrennero spa»

I promotori della petizione sottolineano che «La concessione dell’A22 è scaduta il 30 aprile 2014. Nel 2011 Anas redigeva il Bando di gara con termine al 28 ottobre 2011 per presentare le domande di partecipazione. Autobrennero ricorreva al TAR del Lazio contro lo stesso Bando e da allora ricorsi giudiziari e interventi lobbistici – di parlamentari e amministratori degli enti locali azionisti di Autobrennero, impediscono l’avvio della gara. Nel marzo 2014 il Consiglio di Stato annulla il Bando di gara, impegnando il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a redigere un nuovo Bando. Nello stesso anno arriva in soccorso il decreto legge detto “Sblocca Italia” che, con l’articolo 5, permette il rinnovo, senza gara, delle concessioni a favore degli attuali titolari. Violando così norme UE e principi di concorrenza ed economicità, come detto anche da Raffaele Cantone, procuratore anticorruzione. Si regalano aiuti di Stato e defiscalizzazioni a favore dei concessionari attuali».

Ma quanto costerà il progetto “bretella Campogalliano Sassuolo”, comprensivo dei collegamenti intermodali? I promotori della petizione sottolineano che «Il progetto definitivo della Campogalliano-Sassuolo è stato approvato con deliberazione CIPE il 22 luglio 2010. Il 04 dicembre 2014 il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha sottoscritto la Convenzione di concessione con la Società di progetto AutoCS, di cui Autobrennero S.p.A. ne è la capofila, per la progettazione, realizzazione e successiva gestione del collegamento autostradale. L’importo della convenzione è pari a oltre 500 milioni di euro, di cui 215 milioni di contributo pubblico in conto capitale per una durata della concessione di 31 anni. Autobrennero S.p.A., in ogni caso, sarà in grado di realizzare il “progetto bretella”, solo se le verrà garantito il rinnovo, senza gara, della concessione dell’A22».

Secondo gli anti-bretella si tratta di una risposta imprenditoriale e istituzionale arretrata: «Con queste scelte si alimenta un settore trasportistico caratterizzato nel distretto da una miriade di piccole aziende, pochi investimenti, alti costi e scarsa qualità, presenza di criminalità organizzata. Istituzioni e imprese perseverano a non adottare scelte logistiche indispensabili al buon governo del territorio: groupage, transit points, imposizione di soglie minime di carico in uscita dalle singole aziende, ecc. Le imprese ceramiche si confermano incapaci di superare il sistema di resa Franco Fabbrica rispetto a quello Franco Destino (che obbligherebbe l’autotrasporto a qualificarsi, ridurre il kilometraggio ed il numero di spostamenti). La “bretella” non offre alcuna risposta ai problemi reali, avalla un sistema obsoleto di movimentazione delle merci, comporta un enorme incremento di consumo di suolo, impermeabilizzato, in un territorio vulnerabile. La “bretella” nasce già fuori tempo (si producono oggi 390 mln di mq, contro i 680 mln di 15 anni fa!)».

Per quelli di “NoBretella Sassuolo Campogalliano” non serve la nuova bretella autostradale, ma un nuova logistica e collegamenti intermodali: «I 15 km della bretella Campogalliano–Sassuolo, rappresentano uno spreco inutile per l’economia e dannoso per l’ambiente. Nessuno dei problemi del distretto ceramico – inquinare meno, consumare meno energia e suolo, qualificare i sistemi territoriali e produttivi- viene affrontato da questa nuova strada. In questa commedia degli inganni viene taciuto che le cause dei problemi, derivanti dalla movimentazione delle merci (inquinamento, perdita di competitività, danni alla salute) si realizzano all’interno del perimetro del distretto e non fuori di esso (dove la bretella si fermerebbe)».

Per questo la petizione conclude chiedendo: «Alla Commissione Ue di sanzionare come illegittimo l’art.5 dello “Sblocca Italia”; al Governo italiano di annullare la Delibera CIPE di approvazione del progetto definitivo e di indire la gara per il rinnovo della concessione dell’A22; alle imprese, alla Regione ER e agli enti locali del distretto ceramico di riformare logistica e autotrasporto, a vantaggio sia delle imprese stesse che dei cittadini tutti».

 

Per firmare la petizione:

https://www.change.org/p/commissione-ue-no-alla-bretella-sassuolo-campogalliano

Comitato promotore: nobretellasassuolocampogalian@gmail.com