Baker Hughes punta su Firenze per l’idrogeno, e su Crespina Lorenzana per la logistica

Giani: «Il protocollo conferma la centralità del territorio toscano nelle strategie dell’azienda»

[30 Gennaio 2024]

La multinazionale Baker Hughes – che ha un know-how nei progetti legati all’idrogeno che risale agli anni ’10 del 1900 – ha presentato ieri la nuova struttura per il collaudo delle macchine ad a idrogeno nello stabilimento di Firenze.

Si tratta di una nuova infrastruttura per il collaudo delle sue turbine industriali NovaLTin grado di funzionare con miscele fino al 100% di idrogeno: comprende un banco prova che consente test a pieno carico, con completa flessibilità del combustibile fino al 100% di idrogeno e dispone di una pressione di 300 bar e una capacità di stoccaggio di 2.450 kg.

La nuova struttura di prova dell’idrogeno fungerà come hub per supportare Baker Hughes nelle collaborazioni con i clienti nella crescente economia dell’idrogeno, permettendo di testare le turbine in tutte le condizioni operative.

«Questi progressi nell’energia a basso contenuto di carbonio e carbon-free dimostrano come l’urgenza della transizione energetica abbia trasformato le relazioni con i clienti in partnership complete per l’innovazione su diversi progetti – commenta Lorenzo Simonelli, presidente e ad di Baker Hughes – Non c’è alcuna strada verso l’obiettivo di emissioni zero nette senza innovazione e collaborazione».

Non a caso, sempre ieri Baker Hughes ha firmato con Regione Toscana, imprese ed enti locali un protocollo di intesa per la realizzazione di un complesso logistico-industriale nell’area di Crespina Lorenzana (Pisa), di cui l’azienda si servirà per raccogliere i materiali in arrivo dai propri stabilimenti italiani ed esteri, nonché dai suoi fornitori.

La futura ‘cittadella logistica’ sarà costruita da Techbau per conto del Consorzio G4, che fornirà servizi logistici a Baker Hughes per i prossimi anni.

«Il protocollo – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani – accompagnerà, in una sana dialettica pubblico-privata, la realizzazione di un polo competitivo per il territorio e dialogante con le altre piattaforme logistiche a controllo pubblico presenti in zona, a partire dall’Interporto Toscano Amerigo Vespucci nell’adiacente comune di Collesalvetti, tenendo conto delle future potenzialità infrastrutturali derivanti dallo scavalco ferroviario in zona finanziato con 20 milioni da Regione Toscana, così come dalla futura piattaforma Europa nel porto di Livorno, finanziata con 200 milioni di fondi regionali. Come Regione, abbiamo anche chiesto ai soggetti privati coinvolti in questa operazione l’inserimento di una clausola sociale nella gara di appalto a tutela della continuità occupazionale rispetto al pregresso, sancita poi tramite intese sindacali, così come ci attendiamo l’attivazione di un ulteriore indotto locale. In definitiva il protocollo conferma la centralità del territorio toscano nelle strategie di Baker Hughes, come dimostreranno anche ulteriori sviluppi industriali attesi prossimamente su Massa Carrara e Firenze».

Il protocollo di intesa accompagnerà lo sviluppo del polo logistico che servirà Baker Hughes affrontando i vari aspetti urbanistici, paesaggistici, viabilistici, energetici.

G4, il soggetto che ha vinto nel 2022 la gara di appalto logistico di Baker Hughes, si impegna a portare avanti all’interno della Cittadella attività relative al ciclo produttivo di Baker Hughes o attività di aziende partner legate al ciclo industriale dell’azienda, restando esplicitamente escluse le attività di logistica distributiva locale in quanto non compatibili con le caratteristiche dell’area.

Baker Hughes, in particolare, si servirà della Cittadella per raccogliere i materiali in arrivo dagli stabilimenti italiani di Firenze, Massa, Avenza (Massa Carrara), Bari, Vibo Valentia e Talamona (Sondrio) ed esteri (europei, Stati Uniti e Asia, Medio Oriente) e dai suoi fornitori dislocati in tutto il mondo, oltre alle spedizioni a destinazione presso i clienti dell’azienda in tutto il mondo.