Skip to main content

Buone pratiche di economia circolare, la delegazione tunisina si concentra su Rea Impianti

Donati: «Il biodigestore anaerobico consentirà di trattare l’organico sul territorio, che al momento è portato fuori»
 |  Green economy

Ha portato buoni frutti la visita condotta ieri a Rosignano Marittimo dalla delegazione tunisina del  progetto “Reutilisation Economie Circulaire Participation Italie Tunisie - REP.IT”, arrivata per imparare come migliorare sul fronte dell’economia circolare. I nove rappresentanti della delegazione,hanno ascoltato le pratiche adottate sul territorio dal sindaco Alessandro Franchi e dall’assessore all’ambiente Daniele Donati, affiancati da Elena Pontillo di Rea Impianti. Tra i presenti i responsabili dei servizi ambientali e referenti di commissioni sul tema di numerosi comuni della Tunisia, oltre che la presidente del Comitato ambiente del Ministero per l’ambiente e gli affari locali della Tunisia. Per i centri di ricerca era presente la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la società Innolabs, che collabora con il Comune per la costruzione di progetti sull’economia circolare.

Come riassume il sindaco Franchi la giornata di approfondimento è stata incentrata soprattutto «sulle buone pratiche di raccolta dei rifiuti urbani e i cambiamenti in atto con l’estensione del servizio di porta a porta su tutto il territorio comunale, il sistema di trattamento e smaltimento dei rifiuti che abbiamo realizzato attraverso la nostra società di riferimento, Rea Impianti».

Il sindaco si è dunque soffermato sulla caratteristiche del Comune, gli abitanti e i flussi turistici che in estate ne triplicano il numero – con il relativo impatto sulla produzione di rifiuti, dunque – la storia dello sviluppo economico con l’insediamento Solvay e l’affermazione del turismo, il passaggio dalla sola discarica alla costituzione del sito impiantistico di Scapigliato. Tra le tematiche approfondite la raccolta differenziata porta a porta, che – come ha sottolineato Donati – consente «di ottenere i livelli richiesti dalla normativa (italiana, mentre quella europea è focalizzata sul riciclo, ndr) e i cittadini sono più responsabilizzati, quindi i materiali possono essere recuperati più facilmente grazie agli impianti. Fra questi il biodigestore anaerobico consentirà  di trattare l’organico sul territorio, che al momento è portato fuori» e che invece potrà essere gestito in loco secondo principi di sostenibilità e prossimità una volta che il polo di Scapigliato porterà a termine il proprio progetto di ottimizzazione gestionale.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.