I lavori dovrebbero terminare tra circa due anni e mezzo

Cold ironing al porto di Livorno, al via il bando da 52,1 mln di euro

Guerrieri: «Una volta realizzate le opere, riusciremo ad abbattere in modo significativo le emissioni inquinanti, riducendo anche l'inquinamento acustico»

[31 Agosto 2023]

L’Autorità di sistema portuale (Adsp) del mar Tirreno settentrionale ha pubblicato la gara per progettare e realizzare le opere di cold ironing nel porto di Livorno.

Il bando, che vale 52,1 milioni di euro, beneficia dei finanziamenti a valere sul fondo complementare al Pnrr. Le offerte dovranno essere presentate entro il 17 ottobre e dopo l’aggiudicazione e la consegna ci vorranno 75 giorni per la progettazione esecutiva e 607 giorni per l’esecuzione dei lavori.

«Fra poco più di due anni e mezzo anche presso le banchine di Livorno le navi potranno alimentare la propria sosta allacciandosi alla rete di fornitura elettrica», dichiarano nel merito dall’Adsp.

L’intervento prevede la realizzazione di una sottostazione all’interno dell’area Enel (ex-centrale Marzocco) e due cabine di conversione a servizio rispettivamente dei traghetti e delle crociere; per la parte di impianti a servizio delle navi portacontainer è invece prevista la realizzazione di una cabina in prossimità del tratto terminale della Fi-Pi-Li.

Si tratta di un importante passo in avanti per la sostenibilità dei porti dell’alto Tirreno: dopo aver bandito l’appalto da 20,4 mln di euro per l’elettrificazione delle banchine dei porti di Piombino e Portoferraio, adesso infatti tocca allo scalo più importante dell’area.

«Siamo soddisfatti di portare in gara un appalto strategico per lo scalo portuale livornese – commenta il presidente dell’Adsp, Luciano Guerrieri – Con la pubblicazione dei bandi a Livorno, Piombino e Portoferraio, facciamo un ulteriore passo in avanti nel percorso di pianificazione strategica imperniano sullo sviluppo sostenibile dei porti del Sistema. Si apre dunque una fase, parallela a quella che molti armatori stanno percorrendo per attrezzare le proprie navi, in cui il porto si doterà di una infrastruttura che consentirà alle navi in sosta di spegnere i motori. Una volta realizzate le opere, riusciremo ad abbattere in modo significativo le emissioni inquinanti, riducendo anche l’inquinamento acustico».

Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (Eea) le navi producono il 13,5% di tutte le emissioni di gas serra derivanti dai trasporti nell’Ue, al terzo posto dietro le emissioni del trasporto stradale (71%) e di quello aereo (14,4%).

Per quanto riguarda invece più nello specifico l’emissione di inquinanti a livello locale, è stata la stessa Adsp a documentare che nel pre-pandemia – più precisamente dal maggio 2018 al maggio 2019 – le navi arrivate nel porto di Livorno si sono fermate in porto per un totale di 59.000 ore e hanno emesso tanta CO2 quanta quella prodotta in un anno da 63.000 auto (circa il 70% di tutte le automobili registrate nel Comune). Ma non c’è solo la CO2: per quanto riguarda ad esempio le emissioni di SOx (ossidi di zolfo), in un anno le navi analizzate hanno inquinato quanto 108 milioni di auto (ben 1,245 volte la SOx emessa in un anno da tutte le automobili della città di Livorno).