Come migliorare la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici, a partire dagli artigiani
Il Centro di Coordinamento Raee ha siglato un protocollo di collaborazione con le associazioni di settore: l’obiettivo è portare più imprese possibile all’interno di un sistema virtuoso, grazie ad un’adeguata formazione
[30 Marzo 2023]
Le Pmi artigiane italiane, nell’ambito della propria attività lavorativa, maneggiano grandi quantitativi di rifiuti elettronici che è fondamentale che vengano gestiti nel modo corretto.
È proprio questo il punto di partenza che ha stimolato il Centro di Coordinamento Raee, Confartigianato imprese, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna), la Confederazione autonoma sindacati artigiani (Casartigiani) e la Confederazione delle libere associazioni artigiane italiane (Claai) a siglare un protocollo di collaborazione per promuovere la formazione sulla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) provenienti dai nuclei domestici agli artigiani associati.
Si fa qui riferimento a tutte le imprese che offrono servizi di vendita, installazione e manutenzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee), come elettricisti, termoidraulici, frigoristi, ascensoristi, centri di assistenza di elettrodomestici, ecc.
Le parti firmatarie si sono impegnate in maniera sinergica nel fornire agli iscritti alle associazioni informazioni e servizi affinché siano sostenuti nella conoscenza di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di Raee domestici e, di conseguenza, nel rispetto della stessa.
Cosa prevede la normativa in materia di Raee
La normativa italiana sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche attribuisce ai retailer di Aee, agli installatori e ai gestori dei centri di assistenza tecnica che trattano Aee l’obbligo di ritirare gratuitamente il dispositivo che viene sostituito (D.M. 65/2010).
I Raee ritirati possono essere trasportati presso i centri di raccolta comunali che ne assicurano l’ingresso in ottemperanza al D. Lgs. 49/2014, oppure stoccati presso il luogo di raggruppamento collocato all’interno della propria sede o, per i retailer, in un altro luogo idoneo. Per effettuare la raccolta e/o il trasporto dei rifiuti elettronici è necessaria l’iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali nella Categoria 3-bis.
Nel caso in cui il vecchio dispositivo non venga ritirato o venga ritirato in cambio di un corrispettivo economico al momento della consegna o dell’installazione della nuova apparecchiatura, il retailer o l’installatore inadempiente incorre in una sanzione amministrativa pecuniaria del valore da 150 a 400 euro.
Approfondimento sul protocollo di collaborazione
Il protocollo nasce dalla volontà di coinvolgere gli artigiani e gli installatori di Aee iscritti alle associazioni di rappresentanza Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai in un’attività di informazione e formazione in materia di normativa ambientale loro dedicata.
La formazione è l’elemento imprescindibile per passare all’azione: le numerose imprese formate e consapevoli dei propri obblighi di legge saranno supportate anche nel rispetto degli stessi grazie al servizio di ritiro dei rifiuti elettronici raccolti messo a disposizione dal Cdc Raee.
Gli artigiani, gli installatori e i gestori dei centri di assistenza tecnica che raccolgono i vecchi dispositivi elettronici e li stoccano in uno spazio adeguato nei termini previsti dalla normativa possono infatti iscriversi gratuitamente al portale del Centro di Coordinamento e ricevere il servizio di ritiro dei Raee.
Il ritiro è garantito nel rispetto delle condizioni di servizio previste dall’Accordo di programma vigente siglato tra il Cdc Raee, i produttori di Aee, le aziende della raccolta e le associazioni della distribuzione, come il raggiungimento di un peso minimo di Raee stoccati prima di richiederne l’allontanamento. Il servizio è gratuito, ma non solo: le imprese artigiane che rispettano le condizioni di buona operatività ricevono un premio economico, il cosiddetto premio di efficienza, il cui importo è definito nell’Accordo.
Il servizio di ritiro offre anche un altro valore aggiunto: la garanzia che i rifiuti elettronici vengano portati presso impianti certificati per il trattamento e il recupero di materie prime. Si tratta cioè di aziende che, in occasione degli audit di verifica, hanno dimostrato di possedere i requisiti che il Cdc Raee richiede alle aziende che effettuano il trattamento.
Il patrocinio dell’Albo nazionale gestori ambientali
Il protocollo di collaborazione beneficia del patrocinio e del supporto operativo dell’Albo nazionale gestori ambientali, che si è pronunciato in questo senso motivato soprattutto da una considerazione: coloro che vendono, installano e riparano dispositivi elettronici, e che quindi raccolgono Raee, iscritti nella già citata Categoria 3-bis sono solamente 9.700 in tutta Italia, dato che non può rispecchiare realmente la situazione nazionale.
Il documento diventa quindi lo strumento per portare, grazie ad un’adeguata formazione, più imprese possibile all’interno di un sistema virtuoso, da cui anche esse stesse possono trarre molteplici vantaggi.
Operare nel rispetto della normativa a beneficio anche dell’immagine aziendale, favorire il recupero qualificato di materie prime seconde, terre rare comprese, da immettere nel cicli produttivi, diminuire il ricorso all’ambiente per le nuove produzioni, promuovere e partecipare al processo di economia circolare sono sicuramente i più significativi.