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Il gettito venga reimpiegato per la tutela ambientale

Commissione Ecomafie, esonerare dalla plastic tax i manufatti in plastica riciclata

È fondamentale creare un mercato per i beni in materiali riciclati, l’applicazione dei Criteri ambientali minimi negli appalti pubblici darebbe un impulso importante
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La Ellen MacArthur Foundation ritiene che il 95% degli imballaggi plastici abbia un ciclo vitale troppo breve e perda il proprio valore, con un danno economico stimato tra i 70 e i 105 miliardi di euro. Per non disperdere valore, nell’ambito dell’applicazione della Strategia europea sulla plastica è opportuno puntare su riduzione e riciclo. Come ricordo spesso, produciamo troppi rifiuti e nessuno ha interesse a ridurli, perché si guadagna a produrre e poi a gestire i rifiuti. La prevenzione però è la chiave per un sistema economico più sostenibile. Bisogna anche promuovere il riciclo, in modo da non sprecare il valore che molti imballaggi hanno anche quando diventano rifiuti. È necessario cambiare la destinazione di rifiuti come le plastiche miste, che ancora oggi vanno a incenerimento nonostante sia possibile riciclarle e trasformarle in molti beni, dagli arredi urbani ai pannelli fonoassorbenti.

È fondamentale creare un mercato per i beni in materiali riciclati e a questo scopo l’applicazione dei Criteri ambientali minimi negli appalti pubblici darebbe un impulso importante: la domanda della pubblica amministrazione muove ogni anno miliardi di euro, se questa domanda tende a requisiti e obiettivi di sostenibilità si hanno effetti positivi per tutte le aziende impegnate nell’economia circolare. Come sappiamo purtroppo, pur essendo obbligatorio, il rispetto dei Criteri ambientali minimi è pressoché disatteso, perdendo una straordinaria opportunità per riciclo e innovazione.

Ritengo che anche la plastic tax vada vista nell’ottica di promuovere il riciclo e accelerare i processi di cambiamento, facendo in modo che le risorse derivanti vengano reimpiegate per la tutela ambientale e operando le dovute distinzioni tra plastica vergine e plastica riciclata. Per questo, si potrebbe ragionare sull’esonero dalla tassa, oltre che per i manufatti monouso in plastica biodegradabile e compostabile, anche per quelli realizzati in tutto o in parte plastica riciclata che oggi fatica a trovare sbocchi sul mercato.

di Stefano Vignaroli, presidente della commissione Ecomafie

Redazione Greenreport

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