CoSviG, grande «apprezzamento» dai soci per la rivoluzione avviata nell’anno della pandemia
Si è svolta ieri a Larderello l’assemblea con Comuni e Regione. Si va verso un tavolo di confronto permanente tra Regione, Comuni, Consorzio ed Enel
[12 Febbraio 2021]
«Questo anno l’abbiamo utilizzato per riorganizzare la struttura del CoSviG e renderla pronta alle nuove sfide». Ad aprire l’assemblea dei soci del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, tenutasi ieri a Larderello tra interventi in presenza e da remoto, è il presidente del Cda Emiliano Bravi: si tratta del già annunciato summit per fare il punto della situazione dopo un anno segnato dalla crisi pandemica ma comunque trasformativo, ormai prossimo a un punto fermo. Entro la primavera verrà presentato il bilancio 2020 del Consorzio e saranno rinnovate le cariche del Cda.
«Abbiamo lavorato, riorganizzato e limato sulla base delle indicazioni ricevute all’unanimità dai sindaci a gennaio 2020. Il bilancio che consegneremo sarà in attivo – anticipa Bravi –, non ci saranno perdite anche se ci siamo trovati in corso d’opera a lavorare in un contesto molto particolare». Il riferimento è legato alle difficoltà legate alla pandemia Covid-19 ma anche a molti altri elementi, dai cambiamenti intercorsi nelle modalità di riscossione di contributi e risorse geotermiche spettanti ai Comuni (che passa da una deliberazione annuale della Giunta, come stabilito dalla legge regionale n. 80/2019) al percorso che ha visto divenire CoSviG – che di per sé non ha risorse proprie – società “in house” per i propri soci.
«Abbiamo iniziato una profonda ristrutturazione del Consorzio – argomenta Bravi – per renderlo più efficiente ed efficace, pronto alla sfida posta dall’iscrizione di Cosvig nell’elenco delle società “in house” Anac avvenuta a gennaio scorso, un progetto partito su input dei sindaci nel 2016 e rimasto nel cassetto fino a un anno fa. In questi mesi ci siamo snelliti, abbiamo cambiato sede, rinunciato all’accreditamento come agenzia formativa, cosi come richiesto da soci, ma potremo continuare a svolgere attività di formazione attraverso la partecipazione in Its Energia e ambiente, stiamo riqualificando il personale e rafforzando l’ufficio gare per divenire più flessibili e veloci nel rispondere alle esigenze che ci porranno i soci».
Un approccio di cambiamento radicale del CoSviG verso il quale la parola «apprezzamento» è stata spesa con forza all’unanimità da coloro che hanno preso parola in assemblea, dall’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni ai sindaci Alberto Ferrini (Castelnuovo Val di Cecina), Giacomo Termine (Monterotondo Marittimo), Francesco Guarguaglini (Radicondoli), Luciana Bartaletti (Chiusdino), Nicola Verruzzi (Montieri), Ilaria Bacci (Pomarance).
Ma durante il confronto tutti gli interlocutori hanno messo in evidenza anche le molte criticità che restano da affrontare per lo sviluppo sostenibile delle aree geotermiche, con un orizzonte su tutti a spiccare: quello del 2024, quando arriveranno a scadenza le attuali concessioni geotermiche.
Per quanto riguarda CoSviG il percorso d’efficientamento continuerà, con la definizione degli ultimi step per la messa in moto dei meccanismi “in house”; l’input dei Comuni è quello di dotare il Consorzio di un’organizzazione adeguata all’espletamento delle funzioni che gli saranno richieste – sulle quali i soci hanno sottolineato l’esigenza di formulare una riflessione accurata e un indirizzo chiaro –, da coniugarsi al raggiungimento di una solida sostenibilità economica, con l’affidamento di servizi su commissione dei Comuni da affiancarsi eventualmente al reperimento di altre risorse (bandi europei e non solo).
A preoccupare però è il grande clima d’incertezza che si respira nei territori geotermici dopo che il più volte annunciato decreto Fer 2 non è stato ancora pubblicato e il 2024 si avvicina: le royalty geotermiche non sono legate “solo” alla possibilità di investire dei Comuni, ma anche all’erogazione giornaliera di servizi alla cittadinanza.
«Spero che si arrivi presto a un tavolo politico per affrontare tutti questi temi perché è davvero importante partire bene e collaborare», esordisce nel merito Ferrini, esprimendo una necessità sottolineata da tutti i sindaci. Per arrivare nel 2024 a condizioni migliorative «l’unico modo è avere affianco a noi la Regione nel confronto con Enel», aggiunge Termine. Anche il primo cittadino di Radicondoli evidenzia che «per contare qualcosa dobbiamomuoverci in modo unitario», con l’augurio della sindaca di Chiusdino di «poterci rivedere presto in presenza» per cementare una migliore collaborazione.
«Dobbiamo togliere ogni alibi a Enel o a chi sarà – incalza Verruzzi – È fondamentale fare un tavolo per rilanciare e ottenere di più dal 2024, questo è il vero recovery fund per aree marginali come le nostre che hanno ancora molto da recuperare rispetto a quelle metropolitane». L’urgenza di un tavolo politico di confronto «che sia permanente» è stata quindi rimarcata anche dalla sindaca di Pomarance, che ha sottolineato i tre grandi temi da affrontare nell’immediato: «Incentivi, concessioni e anche indotto».
Le conclusioni dell’assemblea sono dunque state affidate a Monia Monni, che dopo le condivise parole di «apprezzamento» e sostegno per l’evoluzione di CoSviG ha riconosciuto che «gli investimenti legati alle risorse geotermiche possono diventare una leva fondamentale di crescita per il territorio, come finora non è stato appieno. Per il rinnovo delle concessioni al 2024 elementi di territorialità molto forti dovranno essere introdotti già in fase di gara. Dobbiamo chiedere più risorse, garanzie e rappresentatitivà dei territori, ma ancora più importante è spendere presto e bene quelle risorse che abbiamo adesso, perché altrimenti si vanifica tutto il resto: una responsabilità nostra come Regione e dei sindaci». Due soggetti tra i quali le occasioni di confronto si faranno presto più stringenti, per prepararsi adeguatamente al 2024: «Ho già chiesto un tavolo permanente a Enel e accolgo l’invito a condividere questo tavolo con sindaci e CoSviG», conferma l’assessore Monni dopo il primo incontro interlocutorio col Consorzio avvenuto nel novembre scorso.