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Pubblicato il nuovo report Comieco

Cresce in tutta Italia la raccolta differenziata di carta e cartone. E dopo?

Raggiunta quota 3,2 milioni di tonnellate, ma permangono i noti limiti alla circolarità effettiva
 |  Green economy

Lo scenario tracciato da Comieco (il Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) in occasione della presentazione del 22° Rapporto annuale, svoltasi a Bari, mostra una positiva ripresa della raccolta differenziata di carta e cartone nel nostro Paese: Nord, Centro e Sud tornano infatti a registrare tutte valori positivi. A spingere la ripresa sono sicuramente le regioni del Sud che, con un +8,6% (superano così i 32kg procapite), seguiti dal Centro (+3%, con 65,6 kg per abitante) e dal Nord (+1,5%, con un procapite annuo di 63,3 kg/ab).

«Il ruolo del Consorzio a partire dalla sua costituzione è cambiato – spiega Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco – Con 797 convenzioni attive, nel 2016 le quantità di carta e cartone gestite da Comieco sono state circa il 47% della raccolta differenziata comunale totale, con un'incidenza media del 39% al centro-nord e del 77% al sud. Comieco rimane, quindi,un soggetto essenziale per la garanzia di riciclo e lo sviluppo dei servizi di raccolta soprattutto nel meridione dove i Comuni faticano a “fare rete” ed ottimizzare investimenti e know-how e dove il potenziale è ancora molto alto: si calcolano non meno di 600mila tonnellate di carta e cartone tuttora da intercettare».

Complessivamente, con oltre 3,2 milioni di tonnellate, la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia registra dopo anni di stallo un significativo incremento superiore al 3%. Purtroppo, non altrettanto roseo rimane il quadro del riciclo. Se infatti la raccolta differenziata (un utile mezzo) continua a crescere, il riciclo effettivo (ovvero il fine) si trova a combattere con le consuete difficoltà. Una in particolare sembra crucciare la filiera della carta: oggi il 60% circa delle materie prime impiegate nelle cartiere italiane – a tutti gli effetti impianti di riciclo – è costituito da carte da riciclare, ma «un limite alla “circolarità” è l’impossibilità – come spiega il presidente Assocarta, Girolamo Marchidi realizzare impianti per il recupero degli scarti che provengono dal riciclo. La realizzazione di tali impianti è uno strumento per garantire proprio il riciclo e la circolarità delle materie prime. È un enorme spreco di risorse e di energia che i nostri concorrenti europei non fanno».

Redazione Greenreport

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