Da Asiu ok alla proposta di Pellati come presidente Rimateria, ma con quale mandato?
I sindaci di Campiglia, San Vincenzo e Castagneto Carducci rispondono a quello di Piombino: «Il rimandare la decisione non eviterà di doversi esprimere in merito». E intanto chiedono pubblicamente al liquidatore Del Seppia di rimanere al suo posto
[24 Settembre 2019]
Si è tenuta ieri l’assemblea dei soci di Asiu, il socio pubblico che ad oggi detiene il 27,75% di Rimateria. Il principale punto all’ordine del giorno ha visto non a caso l’ufficializzazione della proposta di Francesco Pellati come presidente dell’azienda piombinese attiva nell’economia circolare, proposta avanzata nelle scorse settimane dal Comune di Piombino in quanto socio pubblico maggioritario (con il 61,8% delle quote Asiu). Come informano dall’Amministrazione comunale la votazione di ieri ha visto favorevoli i sindaci di Piombino, di San Vincenzo (8,64% quote Asiu), Suvereto (0,12%) e Castagneto Carducci (8,72%) mentre Alberta Ticciati, sindaco di Campiglia Marittima (20,64%), si è astenuta. Le principali perplessità emerse riguardano il mandato per il ruolo di presidente: l’orizzonte cui l’eventuale presidenza Pellati dovrà tendere infatti è ancora molto nebuloso.
«Dopo gli incontri informali che abbiamo avuto anche in presenza del dottor Pellati – ha dichiarato ieri nel merito il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari – siamo giunti alla nomina ufficiale in assemblea Asiu. La maggioranza dei sindaci si è espressa positivamente al riguardo, pure mantenendo una riserva sul mandato che Asiu dovrà dare al presidente della società. La mia posizione al riguardo è chiara: al volume della discarica di Ischia di Crociano non dovrà essere aggiunto neanche un ulteriore metro cubo. Ovviamente, vista l’incertezza riguardo il futuro di Rimateria, non è possibile formulare un progetto adesso».
Un paradosso che oggi i sindaci di Campiglia, San Vincenzo e Castagneto Carducci hanno ritenuto opportuno sottolineare tramite una nota stampa congiunta: «Potremmo definire la ricostruzione dell’assemblea Asiu di ieri quanto meno curiosa – dichiarano i tre sindaci – Il sindaco Ferrari si è detto non in grado di definire oggi il futuro di Rimateria e quindi impossibilitato a dare al dott. Pellati un mandato chiaro per il suo ruolo di presidente, qualora durante l’assemblea di Rimateria, in programma nella giornata, i soci privati accettassero questa proposta. Allo stesso tempo però, a mezzo stampa e non in sede di riunione, afferma che non consentirà un metro cubo in più in discarica, senza chiarire meglio di che cosa si stia parlando».
Della nomina di Pellati «Piombino si assume tutte le responsabilità, in quanto socio proponente», anche se i sindaci sottolineano che hanno «sostenuto la necessità di esprimerci, sia in merito al nominativo, ma soprattutto relativamente al mandato».
«È giusto informare – spiegano al proposito – che tutti i soci pubblici hanno fornito al dott. Pellati, per scritto, le loro posizioni sul tema, chiaramente diverse come si evince da tempo dal dibattito pubblico, dando di fatto singolarmente il loro mandato. Il rimandare la decisione non eviterà di doversi esprimere in merito. Ad ogni modo ci auguriamo che questo tempo consentirà al dott. Pellati di redigere un piano industriale basato non soltanto sulle diverse e divergenti indicazioni dei Comuni, ma anche sulla base di una conoscenza approfondita dell’azienda».
L’altra nota dolente posta in evidenza dai sindaci sta la richiesta di dimissioni formulata ieri da Ferrari al liquidatore Asiu, Barbara Del Seppia, a causa «della mancata comunicazione di importanti questioni, quali la coobbligazione della fideiussione da parte di Asiu», come dichiarato in assemblea proprio da Ferrari. Una richiesta che per essere approvata avrebbe dovuto trovare l’assenso di almeno il 75% dei voti Asiu, che non sono arrivati: «Per quanto ci riguarda – chiariscono oggi i tre sindaci – il merito della questione non esiste. Il liquidatore è una figura tecnica incaricata di chiudere la società Asiu e non ha alcuna rappresentanza o responsabilità politica nella vicenda Asiu-Rimateria», e per questo «i Comuni di Campiglia Marittima, San Vincenzo e Castagneto Carducci chiedono pubblicamente al liquidatore di rimanere al suo posto, riconoscendo il buon lavoro fatto e non volendo disperdere la memoria storica e la conoscenza approfondita del percorso che ha portato sino ad oggi e che può consentire ad arrivare meglio a chiusura della vicenda».
«Sappiamo bene quanto complessa e delicata sia questa partita – concludono i tre sindaci – ma siamo convinti che la strada giusta per affrontarla sia quella del confronto, della discussione non pregiudiziale, del senso di responsabilità di noi amministratori. Non servirà a niente svicolare le scelte o rimuovere le persone dai loro ruoli. Il sindaco di Piombino segua il suo stesso consiglio, abbandoni le dietrologie e lasci alle spalle le ideologie politiche».
Intanto, una nota positiva: come dichiarano dall’Amministrazione comunale piombinese Rimateria ha restituito il capitale dato in prestito dal Comune di Piombino. Si tratta di 155mila euro circa a cui andranno sommati gli interessi maturati in questi mesi ancora da calcolare.