La produzione di elettricità da questa fonte rinnovabile ha evitato l’import di 1,3 mld mc di gas

Dalla geotermia ricadute per 67 mln di euro l’anno sull’imprenditoria toscana

Rossini (Enel): «Stiamo operando in collaborazione con istituzioni, imprenditori e associazioni di categoria per aumentare ulteriormente le ricadute locali»

[31 Maggio 2022]

Dalle centrali geotermiche gestite da Enel green power in Toscana si ricava una produzione annua di elettricità pari a oltre 5,5 mld di kWh, quanto basta per coprire il 34% del fabbisogno regionale: un dato che ha consentito di evitare l’importo di 1,3 mld di metri cubi di gas naturale.

A questo si aggiunge la partita degli usi diretti del calore geotermico, con circa 480 GWht di energia termica attualmente erogati annualmente tra i 9 Comuni sede d’impianto (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Radicondoli, Chiusdino, Piancastagnaio, Montieri, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora) e la città di Ferrara, dato che potrebbe presto crescere ancora.

Dalla geotermia arriva dunque un contributo fondamentale per la sostenibilità ambientale, ma quali sono le ricadute locali dal punto di vista socio-economico e occupazionale? La risposta è arrivata al teatro Florentia di Larderello, dove si è svolto l’ultimo incontro periodico organizzato coi contrattisti e le associazioni di rappresentanza del distretto geotermico, cui hanno preso parte oltre 70 imprese per un totale di 100 persone.

Un appuntamento che s’inserisce nell’ambito del confronto avviato già da danni da Enel in collaborazione con istituzioni, confindustria, associazioni di categoria e il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG), dove sono stati forniti i dati consolidati nel 2021 e le prospettive per l’anno in corso.

«La ricaduta locale per i contratti stipulati per attività di esercizio, manutenzione, perforazione e miglioramento degli asset nel primo quadrimestre 2022 è stata pari al 51% sul totale degli appalti. In termini di spesa – dettagliano da Enel – la ricadute sulle imprese dell’indotto locale è passata dal 31% del 2020 al 38% attuale (se consideriamo tutta la Toscana, e non solo le province geotermiche di Pisa, Siena e Grosseto, la ricaduta supera il 65%) con un volume di lavori affidati alle aziende locali pari a 41 milioni di euro nel 2021 (67 milioni di euro se prendiamo come riferimento il perimetro regionale) e una previsione di altrettanti milioni per il 2022».

Per quanto riguarda invece il fronte occupazionale, durante il 2021 sono state assunte da Enel 43 persone tra laureati e periti; altre arriveranno nell’anno in corso «garantendo il 100% del turn over, in un contesto che vede già circa 650 dipendenti Enel green power ed un indotto che coinvolge più di 80 imprese nei Comuni geotermici delle tre province di Pisa, Siena e Grosseto, circa 150 ditte in tutta la regione per un totale di 1.500 addetti nelle aree geotermiche e oltre 4mila nel perimetro toscano».

«La geotermia toscana si conferma risorsa fondamentale per la transizione ecologica della regione, sia dal punto di vista elettrico che termico – commenta Luca Rossini, responsabile Geotermia Italia di Egp – I dati del 2021 e le prospettive per il 2022, nonostante il periodo difficile dovuto alla pandemia e al momento complesso a livello internazionale, confermano che siamo sulla strada giusta: stiamo operando in collaborazione con le istituzioni regionali e locali, con gli imprenditori e le associazioni di categoria per proseguire sulla via intrapresa, aumentare ulteriormente le ricadute locali e sviluppare un vero e proprio distretto geotermico che confermi la Toscana leader mondiale della geotermia. Ecco perché riteniamo strategica la sinergia con le imprese locali e crediamo che il trasferimento di know how e la loro specializzazione siano leve importanti per la crescita del territorio e la sostenibilità del settore geotermico. Per questo organizziamo incontri trimestrali con tutti i nostri contrattisti, in modo da presentare i dati aggiornati, monitorare l’andamento della situazione, capire come ottimizzare la collaborazione e presentare le nuove iniziative».

Sotto questo profilo, nel corso dell’incontro è stato posto l’accento sui possibili sviluppi, i restyling e il potenziamento delle centrali geotermoelettriche che potranno introdurre ulteriori investimenti, così come le nuove operazioni per la realizzazione delle reti di teleriscaldamento – oltre a quelli già attivi in 9 Comuni geotermici – che «consentiranno di far registrare un incremento di 82 GWh termici che si aggiungeranno ai 480 GWht di energia termica già erogati, evitando il consumo di 1,1 MTep e tagliando al contempo l’emissione di oltre 120mila tonnellate annue di CO2».