
Dalla Regione Toscana 3,9 mln di euro per 84 assegni di ricerca sulla transizione ecologica

Il bando regionale pubblicato dalla Regione Toscane nell’aprile scorso per sostenere la ricerca sulla transizione ecologica si è chiuso finanziando 84 assegni di ricerca, per complessivi 3,9 mln di euro, di cui beneficeranno le Università di Firenze, Pisa e Siena, l’Università per stranieri di Siena, la Scuola superiore Sant’Anna, l’Imt Lucca, il Cnr e il Crea.
Il bando mirava a sostenere attività di ricerca applicativa, ovvero percorsi di alta formazione tramite la ricerca, con l’obiettivo di qualificare con innovative competenze teoriche e applicative le giovani e i giovani assegnisti che prenderanno parte ai progetti di ricerca aumentandone l’occupabilità in settori strategici per lo sviluppo regionale.
La partecipazione all’avviso è stata sensibilmente elevata, spingendo la Regione, lo scorso ottobre, a integrare con 400mila euro lo stanziamento inizialmente fissato a 3,5 mln di euro di risorse Fse 2021-2027.
«Di fronte all’alta partecipazione abbiamo fatto di tutto per integrare le risorse originariamente stanziate – spiega l’assessora a Università e ricerca, Alessandra Nardini – La mole e la qualità delle proposte presentate rivelano come il campo della ricerca nel settore della transizione verde sia particolarmente sviluppato e quanto sia diffusa la sensibilità verso il contrasto dei cambiamenti climatici. Ci tenevamo molto a questo bando che tiene legati a doppio filo il sostegno alla ricerca, che per noi è una priorità, e il tema attualissimo ed importantissimo della sostenibilità ambientale, attraverso la valorizzazione del capitale umano, riconoscendo il contributo di Università e Enti di ricerca come indispensabile per vincere questa sfida».
I progetti spaziano sugli ambiti applicativi individuati dalla Strategia di specializzazione intelligente adottata dalla Regione Toscana e nello specifico sui seguenti: ambiente, territorio, energia, smart agrifood, impresa intelligente e sostenibile.
Sono inoltre finanziati, indipendentemente dall’ambito di applicazione, i progetti relativi alle tecnologie per il risparmio energetico, per l’economia circolare e la bioeconomia, per la decarbonizzazione, per la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili, per la resilienza ambientale e i sistemi di propulsione green. Come previsto da una riserva inserita nel bando, verranno finanziati anche 8 progetti che non hanno al centro una declinazione di matrice tecnologica, ma lo sviluppo di attività di educazione o comunicazione ambientale e di animazione territoriale sui temi del risparmio energetico e dell’economia circolare.
