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Economia circolare, l'Ato Toscana costa cerca un nuovo direttore generale

Ormai dal 2020 tale incarico è ricoperto ad interim da Alessandro Mazzei. Al via la selezione per una rosa di tre candidati
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L’Ato Toscana costa, ovvero l'Ambito territoriale ottimale costituito dai Comuni delle province di Livorno (Val di Cornia esclusa), Lucca, Massa Carrara e Pisa, sta cercando un nuovo direttore generale.

Ormai dal 2020 tale incarico è ricoperto ad interim da Alessandro Mazzei, già direttore generale dell’Autorità idrica toscana (Ait) – una scelta arrivata dopo il pensionamento del predecessore Franco Borchi – senza che finora sia stata trovata una figura in grado di concludere l’avvicendamento.

Quella del dg dell’Ato rappresenta infatti una figura fondamentale per lo sviluppo dell’economia circolare sul territorio, e in particolare per promuovere una corretta gestione dei rifiuti urbani che i cittadini generano ogni giorno.

Per questo i criteri di selezione sono molto stringenti: l’Ato ha appena pubblicato un avviso di procedura comparativa pubblica, dal quale si attende possa formarsi una rosa di tre candidati idonei alla nomina come dg.

L’avviso è stato inoltre pubblicato sul Burt, ovvero il Bollettino ufficiale della Regione Toscana: del resto il direttore generale è l'organo di amministrazione dell'Autorità ed è nominato dall'Assemblea, ma d'intesa con il presidente della Giunta regionale.

Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’Ato entro il termine perentorio di 30 giorni a decorrere proprio dalla data di pubblicazione sul Burt. A quel punto le candidature saranno valutate in maniera «insindacabile» da una Commissione giudicatrice – nominata da Mazzei –, composta da tre membri esperti in materia ambientale e/o di servizi pubblici locali, regolazione e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e amministrativa.

Infine, una volta scelto il nuovo direttore generale dalla rosa dei candidati, inizierà il rapporto di lavoro vero e proprio, con una durata prevista di cinque anni.

Redazione Greenreport

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