Elettricità, per risparmiare in bolletta conviene restare (o rientrare) nel mercato tutelato

Corrado: «Quando a fine giugno si attiveranno automaticamente i contratti a tutele graduali, i consumatori avranno per tre anni condizioni migliori di quelle attuali»

[8 Marzo 2024]

Come previsto dalla legge 124/2017 e dal dl 115/2022, il mercato tutelato dell’energia è avviato al tramonto per i soggetti cosiddetti “non vulnerabili”.

Il mercato tutelato del gas si è già interrotto a gennaio, e dal 1 luglio finirà anche quello dell’elettricità: significa non avere più un contratto con tariffe fissate da Arera – l’Autorità nazionale di regolazione per energia, reti e ambiente – per andare a nuotare nelle insidiose acque del libero mercato.

Come risparmiare sulla bolletta, in questo passaggio carico d’incertezza? Annalisa Corrado, ingegnera meccanica con un dottorato in Energetica e responsabile Conversione ecologica del Pd nazionale, spiega la convenienza di restare per quanto possibile nel mercato tutelato.

«In questo momento nel servizio di maggior tutela ci sono un po’ più di 4 milioni di utenti, che a mio avviso in questo momento storico farebbero benissimo a restare dove sono – dichiara Corrado – Alla fine di giugno, quando si attiveranno automaticamente i contratti a tutele graduali che sono stati oggetto di aste, questi consumatori per tre anni avranno un contratto che è riuscito a strappare delle buone condizioni, migliori di quelle attuali del servizio di maggior tutela».

In questo modo, anche in consumatori “non vulnerabili” potrebbero contare su tre anni di relativa tranquillità. I contratti a tutele graduali sono infatti molto diversi da quelli proposti sul libero mercato, anche da parte del medesimo operatore.

La strategia proposta da Corrado vale come regola generale e prudenziale, anche se pure sul mercato libero è possibile trovare buone offerte, grazie alle quali alcuni consumatori sono andati a risparmiare.

«Arera afferma che nel 2023 oltre il 95% delle persone che sono uscite dal servizio di maggior tutela, per cercare un contratto sul libero mercato, hanno pagato di più, anche molto di più», sottolinea Corrado nel merito.

La buona notizia è che anche i consumatori che sono già nel mercato libero possono richiedere, entro fine giugno, di tornare a far parte del mercato tutelato.

La modulistica per il rientro è disponibile online sulle pagine del Servizio elettrico nazionale, insieme alla guida per la compilazione del modulo. Chi deciderà di seguire questa strada, per questi mesi riceverà la bolletta proprio dal Servizio elettrico nazionale, ovvero la società che gestisce il servizio di maggior tutela, con tariffe fissate dall’Arera.

«Si può rientrare in tutela, lo ha detto Arera – conferma Corrado – È un diritto dei consumatori che sono andati sul libero e non si sono trovati bene, e rientrando in tutela prima di luglio avranno diritto a ottenere i contratti a tutele graduali che durano tre anni».

Dunque la strategia più prudente per risparmiare sulla bolletta elettrica è restare (o rientrare) nel servizio tutelato, per poi passare automaticamente dal 1 luglio al gestore che si è aggiudicato l’asta nell’area dove è attiva la propria utenza (l’elenco dei vari fornitori, suddivisi per area territoriale, è disponibile sulle pagine Arera).

«Nel frattempo – conclude Corrado – noi cercheremo di rendere questo mercato più chiaro, più trasparente, più concorrenziale, di fare emergere le migliori pratiche e soprattutto di portare avanti la transizione energetica a suon di solare e fotovoltaico in modo da abbassare finalmente le bollette».

Per risparmiare sulla bolletta elettrica passando alle fonti rinnovabili, in particolare, è di grande interesse la possibilità di costituire – o entrare a far parte – di una Comunità energetica rinnovabile (Cer). L’attesa per i relativi incentivi dovrebbe concludersi a breve, l’8 aprile.