Emissioni industriali: il Consiglio Ue approva norme aggiornate

Procedura di autorizzazione più efficiente e meno onerosa. sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive 

[12 Aprile 2024]

Oggi il Consiglio europeo ha adottato la direttiva riveduta sulle emissioni industriali (IED) e il regolamento per la creazione di un portale sulle emissioni industriali, due atti legislativi complementari che puntano a regolamentare e monitorare l’impatto ambientale delle attività industriali.

Secondo il Consiglio Ue, «Le nuove norme garantiranno una migliore protezione della salute umana e dell’ambiente riducendo le emissioni nocive delle installazioni industriali e promuovendo nel contempo l’efficienza energetica, un’economia circolare e la decarbonizzazione. Miglioreranno inoltre la comunicazione dei dati ambientali modernizzando il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR) esistente al fine di creare un portale più completo e integrato sulle emissioni industriali.

In una nota il Consiglio Ue ricorda che »La direttiva relativa alle emissioni industriali è il principale strumento dell’Ue  che regolamenta l’inquinamento causato dalle installazioni industriali, comprese le aziende zootecniche per allevamenti intensivi. Le installazioni disciplinate dalla direttiva già esistente, compresi centrali elettriche, raffinerie e impianti di trattamento dei rifiuti, rappresentano circa il 40% delle emissioni di gas a effetto serra e il 20% delle emissioni inquinanti nell’aria e nell’acqua. Per ridurre ulteriormente le emissioni industriali, la direttiva riveduta include nel proprio ambito di applicazione più aziende zootecniche per allevamenti intensivi su larga scala, compresi gli allevamenti di suini e pollame. Sono inserite nell’ambito di applicazione della direttiva anche le attività minerarie e la fabbricazione di batterie su vasta scala: fatto salvo un riesame da parte della Commissione, l’ambito di applicazione può essere esteso anche ai minerali industriali. Le installazioni necessitano di autorizzazioni, poiché devono dimostrare la loro conformità alle norme vigenti in materia di riduzione delle emissioni industriali, compresi misure e valori limite di emissione appropriati».

La nuova direttiva renderà la procedura di autorizzazione più efficiente e meno onerosa, introducendo ad esempio l’obbligo per gli Stati membri di istituire un sistema di autorizzazione elettronica entro il 2035.

Gli Stati membri stabiliranno sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive da applicare in caso di inosservanza della direttiva. Per le violazioni gravi, i gestori potranno essere soggetti a sanzioni fino ad almeno il 3% del loro fatturato annuo nell’Unione. Inoltre, la direttiva introduce il diritto per le persone che abbiano subito danni alla salute di chiedere un indennizzo ai responsabili di violazioni della direttiva.

Il regolamento formalmente adottato oggi istituisce un nuovo portale che punta a fornire informazioni più complete e integrate sulle emissioni industriali, in sostituzione dell’attuale registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR). Per quanto riguarda l’obiettivo “inquinamento zero” dell’European Green Deal, il nuovo portale migliorerà l’accesso del pubblico alle informazioni relative alle emissioni industriali e agevolerà la partecipazione del pubblico ai processi decisionali in materia ambientale, compresa l’identificazione delle fonti di inquinamento.

La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue e dopo gli Stati membri avranno 22 mesi per recepire le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale. Nel 2028 (e successivamente ogni cinque anni) la Commissione riesaminerà e valuterà l’attuazione della direttiva, tenendo conto delle tecniche emergenti.  Entro il 2026 la Commissione dovrà valutare le modalità per contrastare al meglio le emissioni generate dall’allevamento di bovini e dai prodotti agricoli immessi sul mercato dell’Ue.

Una volta pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE, il regolamento relativo al nuovo portale sulle emissioni industriali diventerà vincolante e direttamente applicabile in tutti gli Stati membri a partire dal 2028.