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Eolico, Anev e Mite fanno il punto sulle rinnovabili in stallo

Togni: «La politica deve intervenire subito, completando l’opera di semplificazione autorizzativa per i nuovi impianti e per il rinnovo degli stessi»
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Per fare il punto sulle criticità che riguardano il comparto delle rinnovabili e in particolare l’eolico, oggi Simone Togni – presidente dell’Anev, l’Associazione nazionale energia del vento – è andato in visita al parco eolico di Piansano (VT) insieme a Vannia Gava, sottosegretario al ministero della Transizione ecologica (Mite).

«Al 2030 i consumi di energia elettrica arriveranno a 360 TWh ed è necessario che tale quota sia coperta da fonti energetiche rinnovabili, svincolate dalle forniture di gas e carbone esteri onde evitare gli attuali livelli di prezzo insostenibili – spiega Togni – La politica deve intervenire subito, completando l’opera di semplificazione autorizzativa per i nuovi impianti e per il rinnovo degli stessi, definendo le “aree idonee” come tutte le aree che non abbiano vincoli incompatibili con l’eolico e target rinnovabili aggiornati e in linea con i nuovi obiettivi europei, programmando nuove aste Fer per le rinnovabili differenziate per tecnologie così da garantire una significativa riduzione dei costi della bolletta elettrica del nostro Paese».

Aspetti verso i quali Gava ha mostrato apertura: «Siamo a fianco delle Regioni che si stanno dotando degli strumenti volti a individuare le aree non idonee alla realizzazione di impianti da Fer. Ormai da mesi, con diversi provvedimenti, stiamo lavorando lungo la strada delle semplificazioni».

Che però non hanno dato i frutti sperati, come sottolineato anche negli ultimi giorni da Elettricità futura, l’associazione confindustriale che rappresenta il 70% della produzione elettrica nazionale. Sono gli stessi dati recentemente diffusi dal Mite a documentare lo stallo: nei primi 4 mesi del 2022 sono stati installati solo 0,64 GW di nuovi impianti rinnovabili, quando per rispettare gli obiettivi del RePowerEu dovremmo installare circa 10 GW l’anno.

Redazione Greenreport

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