Firenze sale sul podio delle smart city

Lo studio Unicusano analizza la situazione digitale delle città italiane: pronti nuovi investimenti e posti di lavoro

[24 Gennaio 2024]

Firenze si piazza al secondo posto nella classifica delle smart city italiane. Lo mostra l’ultimo studio condotto nel merito da Unicusano, che vede il capoluogo toscano medaglia d’argento per digitalizzazione e innovazione, seguita da Milano, Modena e Bologna; Bergamo la capolista in graduatoria.

Negli ultimi anni Firenze si è data molto da fare per presentare progetti innovativi e promuovere competenze e servizi digitali. Ne è un esempio il progetto Utilitalia innovation – ideato dalla Federazione nazionale delle imprese idriche, ambientali ed energetiche.

E ancora il protocollo Firenze digitale, pensato per rendere più efficienti i servizi tradizionali con l’uso di soluzioni digitali.

Già oggi quello delle smart city è un mercato da 900 milioni di euro, valore aumentato del +23%  rispetto al 2021, destinato a crescere rapidamente nei prossimi anni.

In particolare le imprese dei servizi pubblici sono protagoniste attive della trasformazione che sta coinvolgendo innumerevoli settori: dall’idrico, all’energia, allo smaltimento dei rifiuti.

Grazie ai fondi del Pnrr il processo di transizione subirà una brusca accelerata: 5,3 miliardi di euro saranno destinati alla rigenerazione urbana e alla qualità abitativa, 2 miliardi ai servizi digitali rivolti ai cittadini, 8,6 miliardi alla transizione ecologica, 1 miliardo alle strade più sicure.

Sotto il profilo dell’occupazione, l’Unicusano mostra anche quanto il futuro digitale influirà sul mercato del lavoro: da oggi al 2029 saranno creati circa 2,5 milioni di nuovi posti e professioni a opera delle città smart.

Al proposito Firenze ha già attivato un corso ad alta specializzazione, lo Smart City 22, proposto da  Fondazione Its Energia e Ambiente per formare nuove figure professionali con competenze innovative e tecnologiche sui temi della sostenibilità e della digitalizzazione.

Nonostante a livello globale ci sia più consapevolezza sul tema, lo studio mette però in evidenza quanto poco chiaro sia il concetto di smart city in Italia. Solo una persona su due dichiara di sapere di cosa si tratta, principalmente giovani e persone appartenenti a una fascia economica medio-alta.

La percezione dell’importanza di questa tematica è bassa ma non manca comunque la fiducia nel futuro; il 68% delle persone crede che la propria città sarà notevolmente più smart nei prossimi 10 anni.