Geotermia, a Larderello 95 anni fa veniva scoperto il Soffionissimo
Aperto il 26 marzo 1929, sembrava una forza indomabile che la Toscana ha invece saputo imbrigliare per produrre energia rinnovabile
[26 Marzo 2024]
Il 26 marzo di 95 anni fa veniva scoperto a Larderello, nell’area dove oggi sorgono il Museo della geotermia e il quartiere generale di Enel green power, un calore mai visto prima.
Un nuovo tipo di sonda utilizzata per perforazioni profonde raggiunse abissi fino ad allora inesplorati, e portò alla fuoriuscita di una colonna di vapore da 200 tonnellate all’ora.
Il fenomeno fu denominato “Soffionissimo”, in riferimento alla sua forza, che si pensava non potesse essere domata. In realtà bastò circa un mese di lavoro per imbrigliare la fonte geotermica, che andò poi ad alimentare – insieme ad un successivo pozzo del 1932 – la nuova centrale “Larderello 2” che aveva una potenza di 60 MW.
Oggi, dopo 120 anni di utilizzo della geotermia per produzione di energia elettrica, il grande know how sviluppato in Toscana – e poi esportato in tutto il mondo dell’attuale gestore, Enel green power – alimenta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto.
Si tratta di 916 MW di potenza installata: le centrali producono tanta elettricità da equivalere oltre il 33% del fabbisogno regionale, e rappresentano più del 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile.
Inoltre, in 10 Comuni teleriscaldati la risorsa geotermica fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre e aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra i poli museali, gli impianti, i percorsi di trekking tra le manifestazioni naturali dei territori geotermici.
Il futuro della geotermia, invece, resta tutto da scrivere: la Regione punta a raddoppiare la produzione, e ne ha fatto un tratto esplicito dell’identità toscana. L’evoluzione decisiva è attesa entro fine giugno, quando dovrà essere valutato il piano d’investimenti presentato da Enel green power, che potrà portare al rinnovo ventennale delle concessioni geotermiche.