Anche il movimento di cittadini Geotermia Sì torna all’attacco

Geotermia, dopo l’approvazione della legge la Toscana rilancia sugli incentivi nazionali

Fratoni: «Continueremo a batterci in sede nazionale affinché la geotermia, ad alta come a media entalpia, venga adeguatamente incentivata»

[31 Gennaio 2019]

Ieri il Consiglio regionale della Toscana ha definitivamente approvato le nuove Disposizioni in materia di geotermia, un’attesa legge frutto del lavoro congiunto con la Giunta che ha lo scopo di sviluppare un modello capace di coniugare le esigenze ambientali con quelle di sviluppo socio-economico e occupazionale dei territori interessati dall’attività geotermica. «Con questa legge la Regione Toscana – afferma l’assessore all’Ambiente, Federica Fratoni – trova il punto di equilibrio più alto tra le ragioni dello sviluppo e quelle dell’ambiente. La geotermia è a buon titolo annoverata tra le fonti rinnovabili e la sua coltivazione, grazie alla legge, avverrà con le massime ricadute economiche e occupazionali per i territori coinvolti e con la medesima attenzione per gli assetti ambientali e paesaggistici».

Ripercorrendo l’iter della proposta di legge approvata dalla Giunta toscana il 24 settembre scorso, l’assessore ricorda che si era parlato proprio di “geotermia 2.0” per segnare il cambio di passo rispetto al passato, quando comunque l’attenzione per la tutela ambientale era già stata massima. Adesso che la legge è stata approvata, il principale nodo irrisolto per lo sviluppo della geotermia in Toscana come nel resto dell’Italia è la volontà del Governo nazionale – manifestata con lo schema di decreto Fer 1 – di cancellare gli incentivi finora rivolti all’attività geotermoelettrica. Un tema sul quale ancora però non arrivano rassicurazioni di sorta, come conferma la risposta appena arrivata dal Mise all’interrogazione presentata dalla deputata Susanna Cenni (in allegato, ndr).

«A fronte di un impegno puntuale che Giunta e Consiglio hanno portato in fondo – osserva al proposito l’assessore – registro la profonda e sconcertante disattenzione da parte del governo rispetto a un tema che riguarda certamente la Toscana, ma che diventa strategico se letto nel contesto più ampio delle politiche per la sostenibilità tanto sbandierate da questo esecutivo. Ancora oggi attendiamo da parte del sottosegretario Crippa la convocazione del tavolo promesso. Continueremo a batterci in sede nazionale affinché la geotermia, ad alta come a media entalpia, venga adeguatamente incentivata anche nell’ottica di una regione che sta orientando sempre di più le proprie scelte alla sostenibilità e all’affrancamento dalle fonti fossili tradizionali che tanti danni causano sul clima e sulla qualità dell’aria che respiriamo».

Una volontà che è stata rilanciata oggi anche dal movimento di cittadini Geotermia Sì, tornato all’attacco contro i tagli agli incentivi proposti dal Governo e invita i cittadini a unirsi alla mobilitazione di sindaci, imprese e lavoratori, per difendere l’occupazione (anche) sull’Amiata, come pure la cultura e i servizi erogati dai Comuni locali grazie alle risorse geotermiche. «L’obiettivo di Geotermia Sì – dichiarano dal movimento – è la tutela dell’Amiata, come insieme di comunità e dal punto di vista ambientale. I cittadini dell’Amiata, se dovesse essere confermata la posizione del Governo che toglie alla geotermia la definizione di energia rinnovabile, si dovrebbero abituare ad avere di meno. Meno cultura, meno servizi, meno opportunità di lavoro. È questa la tragica quanto inevitabile e concreta realtà, che si prospetta di fronte a noi. Siamo sicuri di voler rinunciare a tutto quello che ci consente ancora oggi un’esistenza dignitosa?».