Martedì 28 agosto alle 17:30 l’assemblea pubblica
Geotermia, Ferrini: «Attendismo e rassegnazione sono un grave pericolo per tutti»
Dal sindaco di Castelnuovo Val di Cecina un appello al dialogo sociale e a farsi vedere «almeno quanto i comitati anti geotermia che hanno condizionato la politica toscana» per la “maggioranza silenziosa”, che crede nello sviluppo sostenibile di questa fonte rinnovabile in armonia con i territori
[24 Agosto 2018]
L’assemblea pubblica indetta dal Comune di Castelnuovo Val di Cecina “Per difendere la geotermia e l’occupazione” si avvicina a grandi passi (l’appuntamento è per martedì 28 agosto alle 17.30, presso il polo polifunzionale nei giardini pubblici), e il sindaco Alberto Ferrini ha elaborato un forte appello alla partecipazione e alla mobilitazione: «La popolazione – spiega il sindaco – deve essere sensibilizzata su questi temi. Le forze sociali, i lavoratori, le imprese, devono individuare, insieme alle istituzioni, una strategia di comunicazione, di costante presenza e di mobilitazione. Per questo ho ritenuto opportuno avviare un percorso che muova da una prima riunione, alla quale chiedo che siano presenti quanti più soggetti possibili».
L’iniziativa prende le mosse dalle «tante criticità che investono i principali settori economici della nostra zona», argomenta Ferrini, concretizzandosi in un sostanziale stallo per lo sviluppo sostenibile della geotermia; un paradosso se si pensa che l’impiego a scala industriale di questa fonte rinnovabile è iniziato proprio in Toscana ormai due secoli fa, sviluppando a partire da inizio ‘900 la tecnologia per produrre elettricità dal calore della Terra e facendo da allora scuola nel mondo. Questa fonte rinnovabile è oggi in grado di soddisfare il 30,78% della domanda annuale di elettricità dei cittadini – oltre a fornire calore utile a riscaldare più di 10 mila utenti residenziali e aziende della filiera agroalimentare, floricola e dell’agriturismo, senza dimenticare il richiamo turistico della geotermia – ma la Toscana continua a consumare più energia di quanto sia in grado di produrne. Puntare sullo sviluppo sostenibile della geotermia potrebbe permettere di valorizzare una risorsa da sempre e naturalmente presente sul territorio, offrendo lavoro e occasioni di diversificazione economica oltre a contribuire nella lotta contro i cambiamenti climatici (al 2015 erano oltre 4 MTonn/a le emissioni di CO2 evitate grazie alla geotermia in Italia). Un processo che però avanza con difficoltà, nonostante le ampie disponibilità ancora inespresse, e salvaguardando le altre vocazioni territoriali (Castelnuovo Val di Cecina, ad esempio, come altri Comuni geotermici in Toscana è insignito della Bandiera arancione, il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano).
«Da anni – afferma il sindaco – assistiamo ad una lunghissima paralisi a livello regionale che frena progetti e investimenti strategici da parte di Enel. Perdurando questa paralisi decisionale già si riducono gli stanziamenti di Enel di circa il quaranta per cento, con grave danno per le aziende operanti nell’indotto e conseguenti rischi per la tenuta dell’attuale livello di occupazione. Perdurando questo clima di incertezza diventa obiettivamente difficile la gestione di una trattativa organica tra Regione Toscana, Enti locali ed Enel in vista di un nuovo accordo da sottoscrivere prima dell’anno 2024 (quando è previsto, cioè, il rinnovo delle concessioni minerarie). Senza un quadro di certezze sul rinnovo del suddetto accordo rischiano di svanire le importanti progettualità in materia di viabilità che con tanta fatica siamo riusciti ad impostare. Senza un quadro di certezze sul medesimo accordo i nostri Comuni potrebbero trovarsi in gravi difficoltà economiche e di bilancio mettendo così a rischio quello che in tanti anni abbiamo costruito, cioè una bassa pressione fiscale, una serie cospicua di interventi e di lavori pubblici, un servizio di teleriscaldamento efficiente e poco costoso per i cittadini». Un contesto dove si aggiunge alla nuova proposta di moratoria sullo sviluppo geotermico avanzata in Consiglio regionale da alcuni consiglieri Pd (e avversata al contempo da altri), che secondo Ferrini «rappresenterebbe un colpo mortale per tutta la zona».
«In questo quadro – conclude il sindaco – l’attendismo e la rassegnazione rappresentano un grave pericolo. Un pericolo per tutti, non soltanto per chi opera nell’industria o nelle aziende, ma per tutte le attività. Visto che la nostra zona senza la geotermia non avrebbe la possibilità di esprimere nessun tessuto economico e sociale alternativo di una qualche rilevanza. La zona deve farsi sentire; la nostra voce deve essere forte e chiara al pari di quella che da molti, troppi anni, si alza per creare attorno alla geotermia polveroni e strumentalizzazioni». Un appello al dialogo sociale e a farsi vedere «almeno quanto i comitati anti geotermia che hanno condizionato la politica toscana» per la “maggioranza silenziosa”, che crede nello sviluppo sostenibile della geotermia in armonia con i territori.