Geotermia in Toscana, cosa cambia per Monterotondo Marittimo: parla il sindaco
[22 Agosto 2014]
«La geotermia è una risorsa rinnovabile importante e fondamentale per il nostro territorio, da utilizzare seguendo due criteri direttori: la tutela ambientale e lo sviluppo economico sostenibile del luogo in cui si utilizza; l’amministrazione di Monterotondo Marittimo sta percorrendo entrambe le strade».
Esordisce con queste parole il sindaco di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine, nell’intervista che Geotermianews gli ha fatto a due mesi dalla sua nomina.
«Siamo contenti -continua Termine- che entro fine anno si andrà a concludere l’installazione dei filtri AMIS agli impianti di Carboli 1 e Carboli 2, perché questo significherà ridurre il problema degli odori derivanti dalle emissioni di idrogeno solforato e quindi aver completato il percorso di ambientalizzazione degli impianti geotermici».
Quindi adesso vi potrete concentrare sull’altro criterio direttore, ovvero sulla parte relativa allo sviluppo del territorio, come pensate di agire?
«Vogliamo implementare gli usi diretti della geotermia perché possono diventare un importante volano per lo sviluppo del territorio, offrendo occasioni per possibili nuovi investimenti e perché possono contribuire ad abbattere i costi per le aziende. É però necessario pubblicizzare bene le opportunità che questa risorsa può rappresentare per le imprese, cosa che non è stata fatta in maniera sufficiente sino ad ora, quindi su questo occorre lavorare meglio per far comprendere che la geotermia è una peculiarità di questo territorio, dato che è presente qui e solo qui».
Vi sono aziende che hanno colto subito questa opportunità, come i due caseifici che aderiscono alla Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile.
«Certo! il Caseificio Podere Paterno è stato tra i primi a sfruttare questa opportunità e lo ha fatto in maniera eccellente, così come il Caseificio San Martino e altrettanto si può fare in altri campi: penso al settore serricolo o ad altre imprese che possono investire in questo territorio se comprendono bene che qui possono avere benefici in termini di minori costi energetici. C’è poi tutto il settore turistico legato alla geotermia che va più e meglio utilizzato».
In questo campo quali sono i progetti?
«Intanto terminare i lavori della struttura che rappresenterà la “porta” del parco delle Biancane nell’ambito del Parco nazionale delle Colline Metallifere. La struttura è una ex centrale di produzione elettrica acquistata dall’amministrazione comunale nel 2011, che ospiterà una mostra sugli aspetti geologici della geotermia e sulle sue manifestazioni naturali, dove sarà possibile fare didattica e ricerca. La nostra intenzione è di rivolgerci alle scuole medie e superiori che potranno realizzare approfondimenti didattici sui temi geologici e collaborare con le Università che potranno trovare spazi per realizzare ricerche in questo settore. Tutto questo sarà possibile grazie alle risorse del fondo per la geotermia, creato a seguito dell’accordo volontario».
Sul teleriscaldamento vi sono progetti di ampliamento della rete esistente?
«Essendo il nostro un territorio vasto, l’ampliamento della rete oltre l’attuale estensione che riguarda grossomodo il centro del paese è molto complessa; ma laddove i costi non sono proibitivi è nostra intenzione estenderla, mentre per il resto del territorio vorremmo incentivare forme alternative di riscaldamento basate sulle pompe di calore che sfruttano la bassa entalpia e sulle biomasse, come pellets e cippato, con l’obiettivo di abbattere i costi della bolletta».
Possiamo dunque dire che a Monterotondo c’è un buon rapporto con la geotermia?
«Potrei rispondere dicendo che quando l’azienda guarda al territorio, il territorio guarda all’azienda, ciò significa che è necessario continuare con il dialogo e auspico che come è stato in passato anche in futuro si possa mantenere questo approccio con l’azienda che usa la risorsa nei nostri territori per produrre energia elettrica».
In questo può aiutare un rapporto di collaborazione con le altre amministrazioni dei territori geotermici?
«Sono Sindaco da due mesi e ho già ottimi rapporti di collaborazione con le amministrazioni limitrofe di Montieri, Castelnuovo, Pomarance; ed è mio auspicio raggiungere un rapporto altrettanto positivo con le altre amministrazioni dei territori geotermici, perché ritengo fondamentale creare una rete sinergica tra di noi, anche per avere maggiore capacità contrattuale. La sinergia tra i comuni ha portato all’Accordo generale sulla geotermia che ritengo sia stato un importante risultato. In questo l’operato di CoSviG, che tra l’altro è fisicamente presente nel territorio di Monterotondo, è senza dubbio un valore aggiunto. CoSviG per noi è importante anche per il ruolo di supporto che svolge sulla progettualità, e non solo per Monterotondo, ad esempio nel campo dell’efficienza energetica. Credo opportuno che quando scadrà il contratto della struttura dove opera CoSviG e che è di proprietà di ENEL, possa diventare a tutti gli effetti una sede operativa per le attività del Consorzio ».
Monterotondo ha partecipato al bando fatto da CoSviG per finanziare attività imprenditoriali sui territori geotermici nell’ambito di energie rinnovabili ed efficienza energetica?
«Sì certo e credo che sia un ottimo strumento sia per far crescere nuove attività sia per promuovere le opportunità offerte dai nostri territori. Come amministrazione abbiamo anche deciso di destinare ulteriori risorse per incentivare investimenti sul territorio e nel bilancio che andremo a chiudere nei prossimi giorni abbiamo inserito 60mila euro proprio per promuovere investimenti in attività imprenditoriali dando la massima priorità in progetti di efficienza energetica.
Volendo riassumere l’obiettivo di mandato della sua amministrazione per quanto riguarda la geotermia, si può dire che è quello di tenere assieme ambientalizzazione dell’esistente e sviluppo degli usi diretti?
«Sicuramente: ambientalizzare l’esistente con il completamento dei filtri AMIS, sviluppo della geotermia per usi diretti e servizi».