Geotermia, le parti sociali toscane sollecitano la convocazione del Tavolo regionale
Pino (Confapi): «La scadenza per la presentazione del piano da parte di Enel green power è fissata per il 30 giugno e i tempi di valutazione sono strettissimi»
[23 Aprile 2024]
Per la terza volta in poco più di un mese, le parti sociali della Toscana geotermica tornano oggi a bussare alle porte della Regione, sollecitando la convocazione urgente di un tavolo di confronto in vista dell’auspicata proroga delle concessioni minerarie che sottendono la coltivazione della geotermia.
È Confapi Toscana a farsi portavoce di una richiesta che racchiude le associazioni datoriali Confapi Pisa e del Tirreno, Confindustria Pisa, Confcooperative Toscana sud, Cna Pisa, Confartigianato Pisa, Casartigiani Pisa, Confcommercio Pisa, Confesercenti Valdera-Cuoio-Valdicecina, oltre alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Pisa.
La lettera delle parti sociali è stata inviata all’attenzione del presidente Eugenio Giani, oltre che degli assessori regionali all’Ambiente, all’Economia e al Lavoro. La richiesta è sempre quella di «una rapida convocazione del Tavolo regionale sulla geotermia, istituito nel dicembre 2021 proprio grazie alle sollecitazioni dell’associazione delle Pmi, e mai convocato».
L’urgenza è dettata dalle tempistiche individuate dal decreto Energia (Dl 181/2023), col quale il Governo ha affidato alla Regione la possibilità di prorogare fino a venti anni le concessioni minerarie geotermiche in favore dell’attuale gestore – Enel green power –, se questi presenterà un piano investimenti convincente entro il 30 giugno.
Da parte sua, un mese fa la Regione ha festeggiato la geotermia come un tratto caratteristico dell’identità toscana, e il Consiglio ha già condotto numerose audizioni in merito alla possibilità della proroga. La convocazione del Tavolo regionale manca però ancora all’appello.
«La scadenza per la presentazione del piano da parte del concessionario è fissata per il 30 giugno e i tempi di valutazione sono strettissimi, appena trenta giorni dalla presentazione del piano – commenta Luigi Pino, presidente Confapi Toscana – Come abbiamo scritto nella lettera, riteniamo fondamentale e urgente che la Regione Toscana avvii con tutte le parti sociali una condivisione della strategia di utilizzo della risorsa geotermica, della valorizzazione dell’indotto e del territorio, e che le coinvolga nella definizione degli stessi criteri dei quali la valutazione intende tener conto, per modulare la possibilità di proroga e a cui il progetto di investimento dovrà ottemperare. Lo strumento per fare tutto questo, per noi, rimane il Tavolo regionale sulla geotermia: aspettiamo un cenno da parte della Regione».