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I riciclatori di materie plastiche plaudono al nuovo regolamento europeo sugli imballaggi

Regis: «È evidente che le misure introdotte vadano nella direzione del pragmatismo, siano promosse politiche per la tracciabilità delle materie prime seconde»
 |  Green economy

Il nuovo regolamento europeo per imballaggi e rifiuti da imballaggio (Ppwr), approvato in via definitiva dall’Europarlamento pochi giorni fa, continua a sollevare opinioni discordanti tra i vari settori industriali italiani.

Il comparto cartario si è detto ad esempio soddisfatto, mentre i produttori di Unionplast-Federazione gomma plastica e Corepla – il Consorzio nazionale che si occupa di raccolta e avvio a recupero dei rifiuti plastici – si sono espressi in modo nettamente contrario.

Un giudizio che non appare però unanime all’interno dell’industria della plastica, dato che l’Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori materie plastiche (Assorimap) esce dal coro.

«È evidente che le misure introdotte vadano nella direzione del pragmatismo e siano state individuate per il raggiungimento fattuale degli obiettivi di sostenibilità ambientale già garantiti da questi materiali rispetto ad alternative meno performanti – dichiara Walter Regis, presidente Assorimap – per questo motivo apprezziamo tutte le misure introdotte a informare i consumatori, orientandoli a scelte consapevoli e verso un mercato green».

Commentando positivamente l’approvazione del regolamento Ppwr, Assorimap pone l’accento sull’importanza dell’ecodesign per favorire il riciclo meccanico delle plastiche:  «Siamo felici che sia stata recepita la nostra proposta di inserire un contenuto minimo obbligatorio di riciclato – continua Regis – Siano quindi promosse politiche per la tracciabilità delle materie prime seconde, ovvero della plastica riciclata utilizzata, certificazioni di prodotto, etichettatura ed informazioni commerciali. Solo così avremo davvero chiuso il cerchio».

Redazione Greenreport

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