Iea, l’elettricità prodotta grazie al sole sarà la più economica al mondo entro il 2040
L’Agenzia internazionale dell’energia pubblica le previsioni al 2050. Ridimensionato il ruolo dello storage
[6 Maggio 2015]
L’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha appena pubblicato il suo nuovo “Energy Technology Perspectives” che delinea le tendenze globali fino al 2050, evidenziando come il sistema energetico globale stia attraversando un periodo di rapida trasformazione: l’elettricità ha infatti un ruolo sempre più importante, così come le fonti rinnovabili, la generazione distribuita e i veicoli elettrici. L’efficienza energetica sta migliorando, le emissioni sono una grande e crescente preoccupazione. Le nuove tecnologie e modelli di business “perturbano”, e stanno sfidando un settore tradizionalmente avverso al rischio.
Non mancano le sorprese, secondo le previsioni dell’Agenzia: il solare può diventare la fonte più economica di energia entro il 2040 e – sorprendentemente – lo storage (cioè l’accumulo) viene considerato oggi dall’Iea una tecnologia di secondaria importanza per il futuro sistema energetico mondiale: una prospettiva che non renderà entusiasta il guru Elon Musk e la sua Telsa Energy, che ha appena lanciato la tecnologia Powerwall.
Secondo l’IEA, in uno scenario in cui la temperatura del globo crescerà di 2 gradi, quella solare è destinata a divenire la tecnologia dominante per la produzione di elettricità entro il 2040, e in grado di fornire il 26% della produzione di energia a livello mondiale entro il 2050. L’Agenzia dice che già oggi «l’impressionante diffusione di tecnologie rinnovabili sta cominciando a formare un approccio sostanzialmente diverso nell’offerta energetica». Se si aggiunge un prezzo ragionevole all’impronta del carbonio ($ 100 per tonnellata di CO2 emessa, commisurata raggiungimento dell’obiettivo di 2 gradi), il costo del solare è già molto competitivo – e lo diventerà ancora di più nel corso del tempo, sorpassando le turbine a gas (CCGT).
In uno scenario ad alta intensità di solare, lo stoccaggio avrà sicuramente un ruolo rilevante, ma non necessariamente dominante. L’Iea pensa infatti allo “storage” per lo più come parte di una rete elettrica più grande, un sistema “intelligente”, flessibile, in cui si sarà in concorrenza con le altre opzioni per la gestione di una produzione intensiva legata allo sfruttamento “pesante” delle rinnovabili.
Ma se lo stoccaggio non sarà la tecnologia primaria, quali sono le altre opzioni? Per l’Agenzia assisteremo ad una rapida diffusione di reti intelligenti, una forte interconnessione tra reti internazionali, un aumento di misure sul lato della domanda, l’incremento della produzione di energia on-demand. Nel complesso, l’Iea vede lo stoccaggio come l’opzione di ultima istanza, una volta che tutte le altre opzioni sono state sfruttate. Attualmente il 99% degli stoccaggi di energia elettrica avviene attraverso il sistema del pompaggio in impianti idroelettrici. In futuro, altre forme di deposito (batteria, memorizzazione meccanica, etc.) diventeranno soluzioni attraenti, ma per garantire un’adeguata riserva, non per la gestione ordinaria delle reti.