Il Centro di coordinamento Raee e Unioncamere insieme per l’economia circolare
Longoni: «Unire le forze per contrastare il fenomeno del free riding consentendo così alle imprese della filiera dei Raee di operare in un contesto competitivo equo e rispettoso delle norme»
[5 Ottobre 2021]
È stato siglato un protocollo a sostegno delle imprese attive nella filiera di gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici, unendo le forze di Unioncamere – che riunisce a livello nazionale le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura – e il Centro di coordinamento Raee, ovvero l’organismo centrale che si occupa di ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione di questi rifiuti in Italia, che rappresentano delle vere e proprie miniere urbane ancora ricche di metalli preziosi (e non solo) se correttamente recuperati.
«Questo approccio di sistema e di collaborazione sinergica con Unioncamere è stato fortemente voluto dal Centro di coordinamento Raee – dichiara il suo direttore generale, Fabrizio Longoni – perché va nella direzione di unire le forze per contrastare il fenomeno del free riding consentendo così alle imprese della filiera dei Raee di operare in un contesto competitivo equo e rispettoso delle norme.
Si tratta di un impegno sfidante. Solo il Registro nazionale dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, gestito dalle Camere di commercio, registra ad oggi circa 9.000 operatori sul mercato.
Informare e accompagnare le imprese nel rispetto dei propri adempimenti rappresenta il primo step per la valorizzazione delle risorse derivanti dai Raee, e in quest’ottica sono diversi gli ambiti di collaborazione previsti dal protocollo.
Si passa dall’informazione e formazione per le imprese obbligate al finanziamento dei sistemi di gestione dei Raee (favorendo la loro iscrizione al Registro nazionale dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche per il rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa ambientale) alla formazione per gli enti di controllo o all’assistenza alle imprese della filiera per un’applicazione corretta delle norme ambientali.
Attività queste che saranno accompagnate da una lettura e analisi della filiera attraverso la valorizzazione e la condivisione delle proprie fonti di dati. Unioncamere, con il supporto della propria società in house Ecocerved, effettuerà ad esempio un’attività di analisi della filiera attraverso i dati provenienti dalla banca dati Mud integrati con informazioni presenti in altre banche dati del sistema camerale e con informazioni fornite dal Cdc Raee.
«Il sistema camerale è da sempre vicino a tutte le imprese agendo sempre nel rispetto della trasparenza e regolazione del mercato – chiosa Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere – e lo è soprattutto in questo momento delicato che le vede coinvolte nel traguardo alla transizione ecologica. Questo passaggio vede coinvolte tutte le imprese e quelle della filiera dei Raee rappresenta un tassello importante in una logica di circolarità dei processi produttivi».