Sulla strada ex provinciale in arrivo investimenti da 65 mln di euro
Il Cipressino diventa regionale, per avvicinare Amiata e geotermia al resto della Toscana
Giani: «È anche un modo per mostrare ad Enel green power che la Regione mette la sua parte»
[25 Gennaio 2024]
Manca solo il via libera del Consiglio regionale, ma dopo quello della Giunta toscana si tratta di poco più che una formalità: la strada provinciale del Cipressino (Sp 64) può ormai dirsi una strada regionale.
Contando anche un breve tratto (4 km) della Sp 26 di Arcidosso l’operazione riguarda un tracciato di oltre 31 km, che collega il territorio dell’Amiata alla strada statale Due Mari (Ss n. 223 – E78) tramite lo svincolo di Paganico nord.
Una strada che aspettava da anni il completarsi dei lavori di ammodernamento – già iniziati grazie alle risorse veicolate in passato dal CoSviG, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche dal futuro oggi assai incerto – e che adesso trova nuove certezze nel passaggio a una competenza toscana.
«Questa strada ha un’importanza regionale – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani –, è il collegamento che dal versante dalla E78 arriva ad Arcidosso e costituisce l’asse di collegamento che vogliamo adeguare perché diventi più veloce, più sicura e avvicini l’Amiata grossetana e senese a tutta la Toscana. Quando il progetto che abbiamo impostato sarà completato, e che ha 65 milioni di euro supportati dal Fondo di sviluppo e coesione, il Cipressino cambierà volto. Con la nostra direzione regionale, pensiamo ad un progetto complessivo in cui si allarga la strada, si risistemano i ponti e quindi l’arrivo ad Arcidosso sarà più veloce e sicuro».
Aprendo nuovi margini di mobilità in primis per cittadini e imprese dell’area, ma anche per accelerare lo sviluppo della fonte energetica rinnovabile più strategica in disposizione della Toscana: la geotermia, che scoprirà il suo destino tra pochi mesi.
Entro metà anno l’attuale gestore delle centrali geotermiche, Enel green power, è infatti chiamato a presentare un piano d’investimento che – se verrà ritenuto adeguato dalla Regione – potrà valere il rinnovo ventennale delle concessioni minerarie in scadenza nel 2026.
«Facciamo un servizio all’Amiata, ma è anche un modo per mostrare ad Enel green power, il soggetto con cui contratteremo il rinnovo delle concessioni geotermiche, che la Regione mette la sua parte – argomenta nel merito Giani – Ci aspettiamo altre risorse per poter sviluppare questa strada e in futuro poter arrivare fino alla Cassia, sul versante più a est, collegando quindi le due valli e dare quindi all’Amiata quelle infrastrutture che meritano».
Particolarmente soddisfatti ed emozionati il presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola e i sindaci presenti oggi in in palazzo Strozzi Sacrati (Daniele Rossi sindaco di Cinigiano, Jacopo Marini sindaco di Arcidosso, Alessandra Biondi sindaca di Civitella Paganico, Federico Balocchi sindaco di Santa Fiora, Michele Bartalini sindaco di Castel del Piano), unanimemente concordi del definire l’operazione avviata dalla Giunta e voluta dal presidente Giani come «un momento storico per il territorio».
Soddisfatto anche l’assessore alle Infrastrutture Stefano Baccelli, che definisce questo passaggio «una decisione cruciale. Non ho memoria della regionalizzazione di una strada provinciale, segno davvero forte dell’attenzione che vogliamo dare a questo territorio, della condivisione con la Provincia e tutti i comuni interessati per avere una nuova strada regionale. Ci sono stati nel corso degli anni tanti progetti che abbiamo raccolto, ed ora facciamo un’analisi di fattibilità, una serie di sopralluoghi e verifiche per migliorare e mettere in sicurezza questa strada, le risorse ci sono perché abbiamo già stanziato in bilancio 550mila euro per il primo anno e 300mila per le annualità 2025 e 2026».