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Il primo appuntamento è in agenda il 19 ottobre alle 21

Il Distretto circolare di Empoli si apre alla cittadinanza: al via i primi 3 incontri informativi

La sindaca Barnini ha chiesto e ottenuto «un confronto trasparente e costruttivo con la città»
 |  Green economy

Dopo la doppia presentazione già avvenuta in Consiglio comunale, il progetto del Distretto circolare di Empoli si apre al confronto con cittadinanza e stakeholder, mettendo in agenda tre incontri informativi aperti a tutti.

Il primo è previsto per il 19 ottobre alle 21, al Palazzo delle esposizioni (Palaexpo) di Empoli: per partecipare è sufficiente iscriversi (gratuitamente) qui. Si parlerà del processo produttivo (rifiuti in ingresso all’impianto, gas prodotti, scarti ed emissioni, impatti ambientali e sinergie con il territorio).

Gli altri due appuntamenti seguiranno nelle settimane successive: il 26 ottobre si terrà un approfondimento sulla tecnologia NextChem, mentre il 10 novembre è un in programma un incontro con l'architetto Marco Casamonti e il professore e botanico Stefano Mancuso, in merito agli spazi pubblici e privati previsti nel progetto.

È stata la sindaca Brenda Barnini a chiedere «un confronto trasparente e costruttivo con la città», cui le realtà proponenti – il gestore 100% pubblico dei servizi d’igiene urbana, Alia, insieme agli altri membri dell’Alleanza circolare – hanno dato piena disponibilità.

L’ipotesi è quella di realizzare un Distretto circolare basato sul riciclo chimico, con un impianto in grado di valorizzare ogni anno 256mila ton di rifiuti non riciclabili meccanicamente (come il Combustibile solido secondario – Css, o il plasmix): il carbonio e l’idrogeno contenuti nei rifiuti verrebbero recuperati attraverso un processo di conversione chimica ottenendo un gas di sintesi (syngas), dal quale poter poi ricavare metanolo e idrogeno a basso impatto carbonico.

Più nel dettaglio, da 256mila t/a di rifiuti sarebbe possibile ottenere 125mila t/a di metanolo (impiegabile come combustibile alternativo per la mobilità sostenibile o come materia prima seconda nell’industria chimica e manifatturiera) e 1.400 t/a di idrogeno (che può essere utilizzato nei processi industriali per decarbonizzare le industrie energivore e hard-to-abate).

«Tra le tematiche che chiediamo di approfondire – specifica la prima cittadina di Empoli – rientrano la tecnologia impiantistica, le caratteristiche del processo produttivo, eventuali emissioni ed impatti sull’ambiente, la gestione degli scarti e trattamento delle acque, ma anche sinergie con l’economia e le filiere industriali del territorio, il progetto architettonico, l’inserimento paesaggistico e la valorizzazione urbanistica dell’area intorno all’impianto».

Agli incontri, aperti a chiunque sia interessato ad intervenire, saranno presenti i tecnici e gli esperti coinvolti nella progettazione dell’opera, oltre a soggetti indipendenti. Gli appuntamenti, che si terranno nel tardo pomeriggio o in serata, saranno organizzati secondo una definita successione di attività sia in plenaria sia ai tavoli, che consentiranno a tutti i partecipanti di presentare domande di chiarimento e quindi di riceverne puntuali risposte.

Tutte le informazioni sugli incontri, così come i documenti presentati e le Faq, saranno disponibili a tutti i cittadini su una apposita pagina web raggiungibile anche dal sito del Comune di Empoli.

Luca Aterini

Luca Aterini, toscano, nasce settimino il 1 dicembre 1988. Non ha particolari talenti ma, come Einstein, si dichiara solo appassionatamente curioso: nel suo caso non è una battuta di spirito. Nell’infanzia non disegna, ma scarabocchia su fogli bianchi un’infinità di mappe del tesoro; fonda il Club della Natura, e prosegue il suo impegno studiando Scienze per la pace. Scrive da sempre e dal 2010 per greenreport, di cui è oggi caporedattore.