Il Geoparco delle Colline metallifere si amplia di altri 96 kmq nella Toscana geotermica
È arrivata l’approvazione dell’organizzazione Onu per l'educazione, la scienza e la cultura: sì all’ingresso di Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance e Radicondoli
[24 Giugno 2022]
Si è conclusa positivamente la procedura, iniziata oltre un anno e mezzo fa, per l’ampliamento del Geoparco delle Colline metallifere: l’Unesco – ovvero l’organizzazione Onu per l’educazione, la scienza e la cultura – ha approvato l’inclusione di ulteriori 96 kmq ricadenti nei comuni geotermici di Castelnuovo Val di Cecina (nelle zone di Sasso Pisano e Montecastelli Pisano), Pomarance (Larderello) e Radicondoli per una piccola porzione.
«Il compiacimento che esprimiamo è nel nostro caso duplice, da una parte infatti l’estensione del Parco a tutta l’area geotermica tradizionale crea un ampio contesto nel quale sviluppare sinergie maggiori e sviluppare nuove ed importanti strategie di valorizzazione e di sviluppo, nonché forme di gestione integrate di un grande patrimonio ambientale e culturale, dall’altra si riuniscono finalmente in un unico circuito la biancane di Monterotondo e le fumarole di Sasso. Esse rappresentano di fatto un contesto unico e manifestano nelle loro specificità di paesaggio, biodiversità e fenomeni endogeni il volto non industriale bensì naturale della geotermia», spiega Alberto Ferrini, sindaco di Castelnuovo Val di Cecina.
I nuovi 96 kmq vanno infatti ad aggiungersi alla vasta area già delimitata dal Geoparco, che arriva adesso ad una superficie complessiva di 1.087 kmq distribuiti su 10 Comuni; i nuovi ingressi si sommano dunque a Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada e Scarlino, tutti distribuiti lungo le tre province geotermiche della Toscana (ovvero Grosseto, Siena e Pisa.
Grande soddisfazione per la positiva conclusione dell’iter arriva anche da Ilaria Bacci, sindaco di Pomarance: «L’estensione del Parco rappresenta un risultato molto importante che contribuirà a valorizzare l’intero territorio. La zona di Larderello, il luogo dove per la prima volta al mondo la geotermia è stata oggetto di coltivazione, ha finalmente ottenuto il prestigioso riconoscimento da parte dell’Unesco, un’occasione di sviluppo per tutta l’area geotermica».
È stato così raggiunto l’obiettivo – comunicato ai sindaci e alla presidenza del Parco direttamente dall’organismo Onu, ovvero l’Unesco global geoparks – messo nel mirino sin dall’approvazione del piano di ampliamento presentato alla fine del 2020, con l’obiettivo di creare un territorio unico e identitario nel segno della sostenibilità e della valorizzazione dell’area geotermica nella sua interezza.
«L’ampliamento del Geoparco rappresenta un’ottima opportunità per il nostro territorio, sia dal punto di vista turistico che per le possibilità di collaborazione con gli altri comuni e le aziende coinvolte. Adesso che questo obiettivo è raggiunto, il Comune di Radicondoli – conferma il vicesindaco, Luca Moda – è pronto per adottare tutte le strategie pianificate insieme agli altri partecipanti al progetto per continuare a fare crescere e conoscere questa importante realtà».
Un risultato traguardato anche grazie al supporto di Enel green power Italia – ovvero il soggetto gestore di tutte le centrali geotermoelettriche attive in Toscana –, che vede in questa iniziativa un progetto di sostenibilità delle Colline metallifere oltre che un’opportunità per lo sviluppo del territorio.
«Il risultato ottenuto conferma il grande potenziale della geotermia non solo per la produzione di energia elettrica e per l’utilizzo del calore, ma anche in termini turistici – argomenta nel merito Luca Rossini, responsabile Geotermia Italia di Egp – con dati che già oggi fanno registrare numeri significativi e che in futuro, grazie al valore aggiunto del Parco e al suo network di alto livello, potranno incrementare promuovendo un turismo sostenibile di qualità nelle terre geotermiche di Toscana. Già oggi la nostra attività costituisce un’eccellenza nel mondo per le tecnologie utilizzate, la sostenibilità ambientale e le frontiere di innovazione che apre nel settore delle rinnovabili, ecco perché il turismo geotermico può rappresentare un ulteriore step di crescita per tutta la Toscana geotermica creando valore condiviso per le comunità».
Nel merito, l’impegno del Parco – insieme ai Comuni ed Egp – sarà di realizzare un piano di gestione per valorizzare il patrimonio culturale e ambientale del geoparco, favorire il turismo e forme di economia sostenibile in linea con la missione dell’Unesco global geoparks.
In particolare, il Parco si dovrà impegnare ad ampliare il Sistema informativo territoriale (Sit), con il censimento delle emergenze culturali, geologiche, minerarie e ambientali nella zona oggetto dell’ampliamento, realizzare un sistema unico ed integrato di fruizione turistica e di circolazione dei visitatori, in coordinamento e con il supporto dei Comuni e di Egp, attraverso l’apertura di nuove porte del Parco nelle strutture già presenti sul territorio o creandone di nuove; realizzare un progetto di cartellonistica ampliare il Piano di azione della Carta europea del turismo sostenibile (Cets) nelle aree «L’ampliamento del Geoparco rappresenta una opportunità straordinaria di crescita unificando un territorio che, anche se è diviso dal punto di vista amministrativo, è simile ed omogeneo dal punto di vista paesaggistico, geologico e culturale. Inoltre è molto importante questo avvio di dialogo con Enel green power; un’azienda di livello nazionale e internazionale che ha scelto la via della sostenibilità e che insieme al Parco vuol portare avanti progetti in questa direzione», conclude Lidia Bai, presidente del Parco nazionale delle Colline metallifere.