Incentivi alla geotermia, il Gse ha aggiornato le stime per il 2021

Il sostegno previsto per l’attività geotermoelettrica nell’anno in corso è pari a 105,5 milioni di euro, ovvero il 2,18% di tutti gli incentivi alle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico

[25 Giugno 2021]

Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha aggiornato il contatore delle fonti rinnovabili, con le prime stime in merito al costo degli incentivi per l’anno in corso: al 31 marzo 2021 il costo indicativo medio calcolato risulta pari a 4,823 miliardi di euro, un ammontare che va confrontato con il tetto annuale di 5,8 miliardi di euro, ed è in diminuzione rispetto alla pubblicazione precedente di circa 220 milioni di euro.

«Tale contrazione – spiegano dal Gse – è dovuta soprattutto alla netta ripresa del prezzo dell’energia nei primi mesi del 2021 e sui mercati forward, cui consegue una riduzione del costo indicativo e del costo indicativo medio; si segnala inoltre l’introduzione dei risultati del IV bando previsto dal DM 4/7/2019, cui corrispondono circa 470 MW».

Per quanto riguarda in particolare la produzione geotermoelettrica, il Gse stima che l’anno in corso verranno erogati incentivi al settore pari a 86,7 milioni di euro da ex Certificati verdi, 17,5 dagli incentivi introdotti dal Dm 6/7/2012, e infine 1,3 milioni di euro dagli incentivi previsti dal Dm 23/6/2016.

Si tratta in totale di 105,5 milioni di euro su base annua, ovvero il 2,18% di tutti gli incentivi che il Gse stima di erogare nel 2021 alle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.

Quelli dedicati alla geotermia sono peraltro incentivi in progressivo decremento, come stabilito dalla normativa in vigore, mentre come noto il decreto Fer 1 sulle rinnovabili – pubblicato nella Gazzetta ufficiale 185, lo scorso 9 agosto  – non contempla il rinnovo degli incentivi dedicati a questa fonte rinnovabile, che è slittato all’interno del decreto Fer 2 ancora in fase di elaborazione.