Inquinamento atmosferico, la qualità dell’aria in Toscana è «complessivamente positiva»
Arpat: «La criticità più evidente si conferma a carico del rispetto dei valori obiettivo per l'ozono». Ma restano alcuni problemi anche per gli inquinanti PM10 e NO2
[4 Ottobre 2023]
Dopo l’anticipazione offerta a inizio anno, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha pubblicato la relazione completa sullo stato della qualità dell’aria riferita al 2022.
Si tratta di una panoramica completa sull’inquinamento atmosferico nella nostra regione, frutto dell’analisi dei dati forniti dalla Rete regionale di monitoraggio di qualità dell’aria, di quelli arrivati dalle stazioni locali e dallo studio delle serie storiche.
Nel complesso si «conferma una situazione complessivamente positiva per il 2022, come avviene ormai da diversi anni», anche se restano criticità: quella più evidente riguarda i «valori obiettivo per l’ozono, che non sono attualmente raggiunti in gran parte del territorio», ma si confermano anche i consueti problemi per gli inquinanti Pm10 e NO2, che «non hanno ancora pienamente raggiunto il rispetto dei limiti».
Va da sé che i nuovi i target in agenda per continuare a migliorare la qualità dell’aria, seguendo le indicazioni arrivate dall’Organizzazione mondiale della sanità e quelle inserite all’interno della nuova direttiva Ue con target 2030, impongono un rapido e robusto calo dell’inquinamento atmosferico anche in Toscana.
In base alla normativa attuale, quelli riportati di seguito sono invece i risultati ottenuti dall’Arpat dall’analisi dei principali inquinanti atmosferici:
PM10: il limite di 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50 μg/m 3 è stato rispettato in tutti i siti, eccetto che in una stazione di fondo della Zona del Valdarno Pisano e Piana Lucchese, mentre il limite di 40 μg/m3 come media annuale è rispettato in tutte le stazioni.
PM2,5: il limite normativo di 25 μg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni della Rete Regionale.
NO2: il valore limite di 40 μg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni, eccetto che in una stazione di traffico dell’Agglomerato di Firenze, mentre il limite massimo di 18 superamenti della media oraria di 200 μg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni. Nel 2022 non si è verificato alcun episodio di superamento della soglia di allarme per il biossido di azoto.
Ozono: è confermata la criticità di questo parametro per entrambi i valori obiettivo, che non sono stati pienamente raggiunti. Il valore biettivo per la protezione della popolazione non è stato raggiunto in 3 siti di monitoraggio, mentre il valore obiettivo per la protezione della vegetazione non è stato raggiunto in 4 siti.
CO, SO2 e benzene: il monitoraggio relativo al 2022 ha confermato l’assenza di criticità e il pieno rispetto dei valori limite.
H2S: i valori registrati presso le stazioni della Rete Regionale sono ampiamente inferiori al valore di riferimento dell’OMS-WHO per entrambi i siti di monitoraggio. Per quanto riguarda il disagio olfattivo, la percentuale delle ore in cui i livelli di concentrazione potrebbero averlo procurato è stata contenuta in entrambi i siti.
Benzo(a)pyrene : il monitoraggio relativo al 2022 ha confermato il pieno rispetto dei valori obiettivo per Benzo(a)pyrene.
Metalli pesanti: il monitoraggio ha confermato l’assenza di criticità per Arsenico, Cadmio, Nichel e Piombo e il pieno rispetto dei valori obiettivo per arsenico, nichel e cadmio, oltre al rispetto del valore limite per il piombo, così come per gli anni passati.