Skip to main content

Ispra, ecco quali sono le emissioni di agricoltura e allevamenti in Italia

Dal settore arriva il 7% delle emissioni nazionali di gas serra e oltre il 90% delle emissioni di ammoniaca: in entrambi i casi il contributo degli allevamenti (80%) è determinante
 |  Enogastronomia moda turismo

Agricoltura e allevamenti sono un settore indispensabile della nostra economia, che anche la pandemia da coronavirus in corso non ha mancato di sottolineare: com’è ovvio la filiera agroalimentare rappresenta un servizio essenziale alla cittadinanza, ma altrettanto ovviamente non è esente da impatti ambientali, come mette oggi in evidenza l’Ispra esaminando (solo) i profili delle emissioni di gas serra e di inquinanti.

Attraverso l’Italian emission inventory 1990-2018 e il rapporto 2020 sui Fattori di emissione atmosferica di gas a effetto serra nel settore elettrico nazionale e nei principali Paesi europei, l’Ispra – ovvero l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – dedica un focus particolare al comparto, evidenziando sia in progressi ambientali compiuti nell’ultimo trentennio, sia quanto ancora rimane da fare.

Dal settore arriva il 7% delle emissioni di gas serra italiane (mentre a livello globale si stima che solo gli allevamenti arrivino al 14,5%), circa 30 milioni di tonnellate di CO2 equivalente: «Dal 1990 le emissioni sono scese del 13% a causa della riduzione del numero dei capi, delle superfici e produzioni agricole, dell’uso dei fertilizzanti sintetici e dei cambiamenti nei metodi di gestione delle deiezioni».

Come spiega l’Ispra, la maggior parte delle emissioni del settore – quasi l’80% – deriva dagli allevamenti, in particolare dalle categorie di bestiame bovino (quasi il 70%) e suino (più del 10%), mentre il 10% proviene dall’uso dei fertilizzanti sintetici. In particolare, per gli allevamenti, la maggior parte delle emissioni deriva dalla fermentazione enterica, a carico in particolare dei ruminanti e dalla gestione delle deiezioni (stoccaggio e spandimento).

Guardando invece alle emissioni inquinanti, l’apporto più rilevante attribuibile ad agricoltura e allevamenti riguarda l’ammoniaca, uno dei principali precursori dell’inquinamento da particolato.

Le emissioni di ammoniaca del comparto sono diminuite del 23% rispetto al 1990, ma al 2018 ammontano ancora a 345.000 tonnellate/anno: rappresentano più del 90% di tutte le emissioni nazionali di ammoniaca. Come sottolinea l’Ispra, l’80% di queste emissioni deriva dagli allevamenti e in particolare dalle categorie bovini, suini ed avicoli e riguardano le fasi di gestione delle deiezioni nei ricoveri, negli stoccaggi e durante le fasi di spandimento al suolo. Il contributo dell’uso dei fertilizzanti sintetici alle emissioni totali del settore è del 15% circa. Il calo è dovuto alla riduzione del numero dei capi, delle superfici e produzioni agricole, dell’uso dei fertilizzanti sintetici e alla diffusione delle tecniche di riduzioni delle emissioni.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.