I vertici della Regione Lazio in sopralluogo sul cantiere Arpa 2

Le bonifiche nella Valle del Sacco avanzano grazie alla pisana Teseco

Rocca: «La nostra priorità è garantire la tutela dell'ambiente e la sicurezza della popolazione, questo intervento segna un significativo progresso»

[9 Aprile 2024]

Arriva da Pisa il know-how che sta offrendo un contributo determinante per la bonifica della Valle del Sacco, uno dei luoghi più inquinati d’Italia.

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, insieme agli assessori all’Ambiente e ai Rifiuti – rispettivamente Elena Palazzo e Fabrizio Ghera –, al sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna e alla direttrice del ciclo regionale dei rifiuti, Wanda D’Ercole, hanno effettuato un sopralluogo per monitorare l’andamento dei lavori sul cantiere Arpa 2, dove è al lavoro l’azienda toscana Teseco.

«La nostra priorità – spiega Rocca – è garantire la tutela dell’ambiente e la sicurezza della popolazione, e questo intervento segna un significativo progresso verso tale obiettivo. Si tratta, comunque, di un compito vasto che abbraccia le province di Roma e Frosinone, ma fondamentale per garantire alla Valle del Sacco di essere liberata dall’inquinamento».

Per il territorio si tratta di un giogo che dura già da troppo tempo. Nel 2005, in seguito al rinvenimento di alte concentrazioni di esaclorocicloesano in campioni di latte prelevati presso aziende zootecniche, la presidenza del Consiglio dei ministri dichiarò lo stato di emergenza per la Valle del Sacco.

Undici anni dopo, col Dm 321/2016, il Bacino della Valle del Sacco è stato inserito tra i Siti d’interesse nazionale (Sin) per le bonifiche, di competenza del ministero dell’Ambiente. Il comprensorio industriale di Colleferro è stato sede in passato di attività industriali inquinanti, che hanno determinato una pesante contaminazione dei suoli e delle acque di falda in un vasto bacino regionale: l’area è stata successivamente estesa fino a comprendere un’estensione totale di oltre 72 chilometri quadrati. Un’area enorme, che ha vissuto una profonda crisi economica, con la fuga di numerose aziende e la mancanza di nuovi investimenti

Nel corso degli anni si sono susseguiti protocolli d’intesa, e finalmente avanzano anche i cantieri per le bonifiche, grazie al lavoro della Teseco – storicamente basata a Pisa, dove ha maturato oltre 40 anni di know-how su bonifiche e gestione dei rifiuti industriali –, che per conto prima del Commissario per l’emergenza e successivamente della Regione Lazio ha realizzato i principali interventi per la sicurezza ambientale del comprensorio industriale.

Oggi Teseco è impegnata nella messa in sicurezza permanente del sito Arpa2, tramite la realizzazione di un volume confinato on site (con capacità di stoccaggio totale di 175mila metri cubi) a servizio degli interventi di bonifica all’interno del comprensorio industriale di Colleferro. I lavori sono già partiti e termineranno tra poco più di un anno. Lavori da 7 mln di euro, finanziati per l’80% dalla Se.co.sv.im. in qualità di proprietario non responsabile.

«La sicurezza rispetto all’intervento che stiamo facendo è massima – conclude D’Ercole – Il progetto prevede l’escavazione dei rifiuti e dei terreni fino al raggiungimento degli strati idonei alla posa del pacchetto di impermeabilizzazione del bacino e degli interventi di messa in sicurezza permanente».