Legambiente Livorno in difesa della Ciclovia Tirrenica: il tratto degli Scali Novi Lena non si tocca
«Pensare di risolvere i problemi del traffico automobilistico togliendo piste ciclabili è semplicemente anacronistico e miope: il problema non sono le ciclabili, le biciclette e i pedoni, ma le troppe auto in circolazione»
[3 Luglio 2023]
Il tratto di pista ciclabile che va dai Quattro Mori agli Scali Novi Lena è acclarato come Ciclovia Tirrenica in tutti gli strumenti di pianificazione (regionali e comunali) nonché nel Pfte approvato dal MIT. È stato realizzato con finanziamenti regionali e pensare che possa essere eliminato significherebbe anche che il comune non vedrebbe mai più un finanziamento sulla ciclabilità.
Ad oggi inoltre non esiste un’alternativa reale (un progetto concreto, non discorsi) che risponda ai criteri di progettazione e realizzazione della Ciclovia Tirrenica stabiliti dal MIT.
Più in generale pensare di risolvere i problemi del traffico automobilistico togliendo piste ciclabili è semplicemente anacronistico e miope: il problema non sono le ciclabili, le biciclette e i pedoni, ma le troppe auto in circolazione!
Come Legambiente ricordiamo che la Ciclovia Tirrenica, una delle 10 ciclovie turistiche di interesse nazionale, si estende per oltre 1.000 chilometri, prevalentemente lungo la costa di Liguria, Toscana e Lazio, partendo dal confine con la Francia e arrivando fino a Roma. Il tratto toscano è di circa 367 chilometri.
La provincia di Livorno è attraversata da questa importante infrastruttura ciclistica ed è uno dei tratti strategici di tutto l’itinerario, sia da un punto di vista turistico (vedi Costa degli Etruschi) e sia da un punto di vista intermodale (vedi collegamenti navali con Sardegna, Corsica e Isola d’Elba). I lavori in corso sul viale Italia e dopo La Rotonda fanno parte di una serie di lotti già finanziati da Regione Toscana con fondi PNSS (Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale) e PorCreo (con una quota di cofinanziamento del Comune).
Entro il 2024 il Comune di Livorno dovrà completare il tratto di Ciclovia Tirrenica dal Calambrone al Camping Miramare di Antignano. Sarà, quindi, possibile andare a Tirrenia e a Pisa in bicicletta (passando dalla Ciclovia del trammino). Il futuro ponte ciclopedonale sull’Arno (è in corso la gara per l’affidamento dei lavori) permetterà infine di raggiungere direttamente il Parco di San Rossore, andando a costituire uno degli itinerari ciclistici maggiormente di pregio in Toscana.
Tornando a Livorno, il completamento dei tratti mancanti di Ciclovia Tirrenica, oltre a costituire un itinerario ciclistico e turistico continuo sul lungomare tra i più belli ed estesi d’Italia, doterà la città di un importante asse per la mobilità sostenibile.
Anziché ascoltare assurdi consigli per eliminare pezzi di piste ciclabili ci auguriamo piuttosto che il Comune proceda speditamente sulla strada intrapresa realizzando una rete ciclabile continua (integrata con zone 30) che colleghi i quartieri esterni al centro e al lungomare attraversato dalla Ciclovia Tirrenica.