Meno dell’1% delle donne e delle ragazze vive in un Paese con un’elevata emancipazione femminile e parità di genere
Nuovi indici Onu rivelano che a livello globale le donne raggiungono solo il 60% del loro pieno potenziale. Italia 18esima tra i Paesi europei e del Nord America
[19 Luglio 2023]
Secondo il rapporto “The paths to equal: Twin indices on women’s empowerment and gender equality”, presntato alla Women Deliver Conference da UN Women e United Nation devlopment programme (Undp), «Nessun Paese ha raggiunto la piena parità di genere e meno dell’1% delle donne e delle ragazze vive in un Paese con un’elevata emancipazione femminile e un piccolo gap di genere». Il rapporto fornisce per la prima volta un quadro più completo dei progressi nello sviluppo umano delle donne e delle ragazze.
UN Women e Undp hanno unito le forze per realizzare il Women’s Empowerment Index (WEI) e il Global Gender Parity Index (GGPI), due indici gemelli per misurare la parità di genere e l’emancipazione delle donne. Il WEI misura il potere e le libertà delle donne di fare scelte e cogliere le opportunità di vita attraverso 5 dimensioni: salute, istruzione, inclusione, processo decisionale e violenza contro le donne. Il GGPI valuta la condizione delle donne rispetto agli uomini nelle dimensioni fondamentali dello sviluppo umano, tra le quali salute, istruzione, inclusione e processo decisionale.
L’Italia ha tra le peggiori performance dei Paesi del gruppo Europa e Nord America: è 18esima e si ferma a 0.700 nel WEI e a 0.767 nel GGPI, con una classificazione medio-alta in un mondo segnato dall’ingiustizia di genere ma lontana dalla Svezia con 0.828 di WEI e 0.925 di GGPI, seguita da Islanda, Australia, Danimarca, Norvegia, Belgio e Austria.
Le due organizzazioni Onu spiegano che «Gli indici gemelli forniscono lenti diverse ma complementari per valutare i progressi nel promuovere lo sviluppo umano, il potere e le libertà delle donne. Insieme, fanno luce sulle complesse sfide affrontate dalle donne in tutto il mondo e aprono la strada a interventi mirati e riforme politiche».
L’analisi di 114 Paesi ha rilevato che «Il potere e la libertà delle donne di fare scelte e cogliere le opportunità rimangono ampiamente limitati. La scarsa emancipazione delle donne e i grandi gap di genere sono all’ordine del giorno».
Il WEI evidenzia che, a livello globale, le donne possono raggiungere in media solo il 60% del loro pieno potenziale, come misurato dal WEI». Secondo il GPPI le donne raggiungono, in media, il 72% di quel che gli uomini ottengono nelle principali dimensioni dello sviluppo umano, il che riflette un gap di genere del 28%. Per UN Women e Undp, «Questi deficit e disparità di empowerment sono dannosi non solo per il benessere e il progresso delle donne, ma anche per il progresso umano».
Commentando i risultati del rapporto, la direttrice esecutiva di UN Women, Sima Bahous, ha ricordato che «Con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, la comunità globale ha assunto un forte impegno per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne. Tuttavia, possiamo vedere chiaramente con questi nuovi indici che in tutti i Paesi il pieno potenziale delle donne rimane irrealizzato e che i grandi gap di genere continuano a essere all’ordine del giorno, ostacolando e rallentando così il progresso nella realizzazione di tutti gli Obiettivi. Sono quindi necessari sforzi sostenuti per mantenere la promessa dell’uguaglianza di genere, garantire i diritti umani delle donne e delle ragazze e garantire che le loro libertà fondamentali siano pienamente realizzate».
Inoltre, il rapporto evidenzia che «Meno dell’1% delle donne e delle ragazze vive in Paesi con alti livelli di emancipazione femminile e alta parità di genere, mentre oltre il 90% della popolazione femminile mondiale — 3,1 miliardi di donne e ragazze — vive in Paesi caratterizzati da un grande deficit di emancipazione femminile e un ampio gap di genere».
Secondo l’amministratore dell’Undp, Achim Steiner, «Questa analisi illuminante dimostra che un maggiore sviluppo umano non è di per sé una condizione sufficiente, poiché più della metà dei Paesi con prestazioni basse e medie nell’indice di emancipazione femminile e nell’indice di parità globale rientrano nei gruppi di sviluppo umano molto alto e alto. Troppe donne e ragazze vivono in Paesi che consentono loro solo di raggiungere una frazione del loro potenziale e queste nuove e fresche intuizioni sono in definitiva progettate per aiutare a realizzare un cambiamento reale, per persone reali».
Il WEI e il GGPI sono strumenti utili per i responsabili politici ai quali forniscono prove essenziali sui progressi e sulle azioni politiche urgenti necessarie per raggiungere l’emancipazione delle donne e l’uguaglianza di genere. Gli indici rivelano la necessità di un’azione politica globale in 5 aree principali: 1 Politiche sanitarie: sostenere e promuovere una vita lunga e sana per tutti, con particolare attenzione all’accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva. 2 Parità nell’istruzione: colmare le lacune nelle competenze e nella qualità dell’istruzione, in particolare in settori come le materie STEM, per emancipare le donne e le ragazze nell’era digitale. 3 Equilibrio tra lavoro e vita privata e sostegno alle famiglie: investire in politiche e servizi che affrontino l’equilibrio tra lavoro e vita privata, compresi servizi di assistenza all’infanzia di qualità a prezzi accessibili, programmi di congedo parentale e accordi di lavoro flessibili. 4 Partecipazione paritaria delle donne: stabilire obiettivi e piani d’azione per raggiungere la parità di genere in tutte le sfere della vita pubblica ed eliminare leggi e regolamenti discriminatori che frenano le donne. 5 Violenza contro le donne: attuare misure globali incentrate sulla prevenzione, sul cambiamento delle norme sociali e sull’eliminazione di leggi e politiche discriminatorie.
UN Women e Undp concludono: «Gli indici fungono da catalizzatore per il cambiamento, consentendo un monitoraggio e una valutazione completi dei progressi e delle lacune tra i paesi. Arrivano in un momento critico, in cui le sfide globali minacciano di minare lo sviluppo umano e esacerbare le disparità di genere esistenti. Sfruttando questi indici, i responsabili politici, gli stakeholders e le comunità possono intraprendere azioni informate e accelerare il percorso verso un mondo più equo e inclusivo. Il mondo è a un bivio critico e questo rapporto è un contributo chiave al momento di fare un bilancio degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e un mezzo per promuovere gli sforzi di ciascuno dei 17 Obiettivi, in vista del SDG Summit di settembre».