Milano, Trento e Bologna sono le città più circolari d’Italia
Catania e Palermo ultime. In Europa prima Copenaghen, Milano quarta e supera Londra e Madrid
[18 Settembre 2020]
Secondo la classifica del report “Misurare gli obiettivi di economia circolare nei centri urbani”, stilata dai ricercatori del Centro studi in Economia e regolazione dei servizi, dell’industria e del settore pubblico (Cesip) dell’Università di Milano-Bicocca, Milano è la città più “circolare” d’Italia con un punteggio di 7,7 su 10. Seconda Trento (7,5). Terza Bologna (7,2). Se le prime 10 città classificate si collocano geograficamente al Nord o Centro-Nord, le ultime posizioni sono esclusivamente coperte da centri urbani del Sud Italia, con Catania (3,8) e Palermo (3,9) fanalini di coda. Le uniche città del Nord Italia ad avere un punteggio al di sotto della sufficienza sono Genova (5,8 punti), Verona (5,7 punti) e Aosta (5,2 punti).
La seconda edizione della classifica dei centri urbani più e meno virtuosi sul piano dell’economia circolare (ovvero quell’economia basata sul riutilizzo delle risorse e sulla riduzione degli sprechi, all’insegna dell’eco-sostenibilità) è stata presentata stamattina durante il webinar “Misurare l’economia circolare urbana” e quest’anno presenta due novità di rilievo: le città coinvolte (Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trento, Venezia e Verona), selezionate tra le città più popolose d’Italia e i capoluoghi di regione che disponessero delle informazioni richieste dall’indagine, sono salite da 10 a 20 e, per la prima volta, è stato realizzato un confronto a livello europeo.
I ricercatori hanno individuato cinque cluster rappresentativi: input sostenibili, condivisione sociale, uso di beni come servizi, end of life, estensione della vita dei prodotti, comprendenti a loro volta 28 indicatori di circolarità, tra cui i dati sulla raccolta differenziata e sull’utilizzo dei trasporti pubblici o dei servizi di sharing mobility, il livello di concentrazione di PM10, la diffusione di eco-brevetti e di imprese ascrivibili alla categoria dei green jobs. Al Cesip spiegano che «Per ogni indicatore è stata stilata una graduatoria parziale delle città, con punteggi da 0 a 10. Infine, la media ponderata dei punteggi parziali ha determinato un indice di circolarità urbana, in base al quale è stata stilata la classifica finale.
Massimo Beccarello e Giacomo Di Foggia, rispettivamente direttore scientifico e ricercatore del Cesisp, evidenziano che «Milano si conferma al primo posto anche grazie a sistemi di trasporto pubblico ramificati e apprezzati, servizi avanzati di car sharing, rete idrica efficiente, elevato livello di raccolta differenziata e alto fatturato delle attività di vendita dell’usato». A stupire i ricercatori non è stato tanto «il divario ormai noto tra Nord e Sud, ma la differenza riscontrata tra Nord e Centro Italia. Le prime città del Centro sono Roma e Perugia che si classificano solamente al 12esimo e 13esimo posto, con un risultato al di sotto della sufficienza, rispettivamente 5,5 e 5,3. I risultati della graduatoria per indice globale di circolarità non sono incoraggianti: solo 8 Comuni sui 20 esaminati riescono a raggiungere un valore di piena sufficienza. Con differenze territoriali che rappresentano un vero e proprio ostacolo per la crescita dell’economia circolare in Italia».
Se Milano si conferma in cima al podio, Firenze e Torino, seconda e terza nel 2019, scendono e ora sono rispettivamente al quinto e settimo posto, sia perché superate da Bologna che per l’ingresso in classifica di Trento, Bergamo, quarta, e Brescia, sesta.
utilizzando gli stessi criteri di analisi usati per il contesto italiano, il Cesisp ha messo a confronto la città leader della circolarità in Italia, Milano, con altre grandi metropoli europee: Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Copenaghen, Londra, Madrid, Parigi e Praga. La città più circolare d’Europa è Copenaghen con un punteggio medio di 3,26 su 5. Al secondo posto Parigi (3,21), al terzo Berlino (3,18). Milano è quarta con un punteggio medio di 3,13, davanti a Londra e Madrid (sesta e settima).
Beccarello e Di Foggia concludono:«L’intento della classifica delle città circolari è di proporre l’indice di circolarità urbana sviluppato come strumento di utile valutazione per le politiche ambientali dei centri urbani e per l’impatto delle nuove normative e regolamenti. La Commissione Europea, presentando l’ambizioso progetto Green New Deal lo scorso gennaio, ha collocato l’economia circolare al centro delle nuove politiche europee necessarie per raggiungere gli obiettivi che l’Europa ha sottoscritto a Parigi nel 2015. La sostenibilità è un tema al centro anche del Recovery Fund. Ecco perché è importante partire da una mappatura delle politiche di prossimità del cittadino e da una misurazione dell’efficacia delle aree urbane che sono oggi il motore dello sviluppo economico e sociale».