L’intervento dell’assessora all’Ambiente in Consiglio regionale

Monni: in Toscana «transizione energetica soprattutto grazie alla geotermia»

Per il rinnovo delle concessioni in scadenza al 2024 si lavora «a una gara che supererà il miliardo di euro» ma non solo. Pieroni: «L’assessora ci ha assicurato l’impegno per la proroga»

[14 Luglio 2021]

Nessun sistema energetico basato sulle rinnovabili può fare affidamento su una sola fonte – occorre piuttosto integrarne diverse tra loro – ma è naturale che un territorio faccia affidamento alle risorse localmente più abbondanti a disposizione, in termini di qualità come di quantità, per avanzare lungo la strada della transizione energetica. E per la Toscana questo ruolo centrale non può essere ricoperto che dalla geotermia, che già oggi assicura circa un terzo della domanda di elettricità regionale e ha permesso all’intera Italia centrale di essere la regione con la più bassa impronta di carbonio del Paese.

«La ricostruzione dell’Europa dovrà avvenire secondo le linee di nuova sostenibilità dello sviluppo come ha ricordato la Commissione europea e la Toscana non solo farà la sua parte, ma diventerà promotrice del cambiamento», ha confermato ieri l’assessora all’Ambiente Monia Monni, intervenendo in commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale.

Monni ha parlato di «una trasformazione profonda che avverrà in tempi brevi: questo ci entusiasma come sfida, ma un po’ ci preoccupa perché dobbiamo coinvolgere a fondo i cittadini per non rischiare che il cambiamento avvenga a spese dei più fragili e crei tensioni sul territorio».

Un rischio da poter calmierare attraverso un’informazione di qualità, coinvolgimento diretto territori – ad esempio tramite dibattiti pubblici, che non possono però diventare un alibi per rifuggire la responsabilità politica delle decisioni – e maggiori vantaggi economici (oltre che ambientali) per le comunità locali interessate dagli impianti.

Va da sé che per rendere concreto lo sviluppo delle rinnovabili occorre anche «un contributo sul versante delle semplificazioni autorizzative» e poi «un’impiantistica importante da allocare nella nostra regione, per la quale bisognerà trovare spazi adeguati a tutela dei valori propri della Toscana a partire da quello paesaggistico», spiega Monni. Anche sotto questo profilo la geotermia può rappresentare una carta vincente, in quanto è proprio questa la fonte rinnovabile a minor consumo di suolo.

Nel merito Monni ha ricordato che con il ministero della Transizione ecologica è «aperta una discussione importante» per ribadire che la Toscana può fare «la transizione energetica soprattutto grazie alla geotermia» e che nella scorsa legislatura sono state gettate le basi normative per regolare lo sviluppo di questa risorsa in modo da inserirsi nell’ambiente e posizionare la Regione a fianco dei territori».

Per lo sviluppo sostenibile della geotermia in Toscana si è già aperta una fase cruciale, visto l’approssimarsi della scadenza per le concessioni minerarie fissata al 2024. Un appuntamento al quale la Regione si sta già preparando percorrendo un doppio binario: da una parte si stanno esplorando tutte le possibilità per capire se ci sono spazi normativi per procedere a una proroga, dall’altra – per non farsi trovare impreparati in caso di impossibilità – impostando da subito una gara che punti a raddoppiare la potenza geotermoelettrica installata in regione.

«Stiamo lavorando a una gara che supererà il miliardo di euro che rischia di avere tempi lunghi», conferma Monni in Consiglio.

«La geotermia è un tema su cui voglio dare atto all’assessora Monni di un impegno costante e incisivo – commenta il consigliere regionale Andrea Pieroni – è urgente avviare un percorso per la gara delle nuove concessioni, una gara impegnativa, dato che il valore economico sfiora il miliardo di euro. L’assessore ci ha assicurato l’impegno per la proroga delle concessioni, una proroga che tra l’altro dovrà prevedere benefici anche per le aree e le comunità interessate. Per l’avvio della proroga è richiesta comunque una norma di legge, per la quale sono già stati attivati i parlamentari del Pd. Insieme al percorso per il rinnovo delle concessioni deve essere definito anche il decreto Fer 2 con gli incentivi alla geotermia. Il dialogo aperto tra la Regione e il ministero della Transizione ecologica è un presupposto fondamentale per portare a compimento i due percorsi: rinnovo concessioni e incentivi».

E a testimoniare il fitto dialogo intrapreso tra Monni e il ministro Roberto Cingolani c’è la promessa di una prossima visita istituzionale nella Toscana dal cuore caldo: «In audizione l’assessora ci ha annunciato la visita del ministro della Transizione ecologica nelle aree geotermiche, anche per consentirgli di conoscere da vicino le realtà geotermiche della Toscana», conclude Pieroni.