Nei prossimi 9 anni Enel investirà 170 mld di euro: circa 70 sono per le rinnovabili

Starace: «Il Piano di quest’anno rappresenta un punto di svolta». Anticipato al 2040 l’impegno “net zero” per il clima

[25 Novembre 2021]

Se l’Europa e di conseguenza l’Italia puntano a raggiungere le emissioni nette zero di gas serra entro il 2050, il più grande operatore al mondo nelle energie rinnovabili – la multinazionale italiana Enel – ha deciso di incrementare l’impegno e raggiungere il target con dieci anni di anticipo. A partire dall’incremento degli sforzi necessari da qui al 2030.

Il Piano strategico 2022-24 presentato ieri da Enel prevede infatti di mobilitare investimenti per complessivi 210 miliardi di euro tra il 2021 e il 2030, dei quali 170 miliardi di euro investiti direttamente dal gruppo (+6% rispetto al Piano precedente) e 40 miliardi di euro catalizzati da terzi.

Circa 70 miliardi di euro saranno dedicati alle rinnovabili, per le quali è previsto un incremento di circa 84 GW di capacità, dei quali 9 GW di accumulo, portando a 129 GW la capacità installata rinnovabile a livello consolidato entro il 2030.

Così, entro il 2030 il gruppo Enel prevede di raggiungere una capacità rinnovabile complessiva di circa 154 GW, triplicando il suo portafoglio al 2020, nonché di aumentare la base clienti della rete di 12 milioni e di promuovere l’elettrificazione dei consumi energetici, aumentando di quasi il 30% i volumi di elettricità venduta e concentrandosi al contempo sullo sviluppo di servizi “beyond commodity”, quali la mobilità elettrica pubblica o behind-the-meter storage, in collaborazione con partner.

In particolare, Enel punta a valorizzare il proprio posizionamento nel mercato dei Paesi “Tier 1” (Italia, Spagna, Romania, Stati Uniti d’America, Brasile, Cile, Colombia, Perù), dove si prevede un incremento dell’80% dei ricavi rispetto al 2021; tariffe sostanzialmente invariate per i clienti; un calo del 40% del costo dell’energia venduta rispetto al 2021.

Operazioni delle quali, naturalmente, beneficerà anche la performance economica di Enel: il Piano prevede che tra il 2020 e il 2030 l’Ebitda ordinario di gruppo è previsto in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto (Cagr), a fronte di un utile netto ordinario di gruppo previsto in aumento del 6-7%, sempre in termini di Cagr. Al contempo, si stima che il valore creato da Enel per i clienti porterà una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, parallelamente a una riduzione fino all’80% della loro “carbon footprint” entro il 2030.

Investire nella decarbonizzazione dunque non fa bene “solo” all’ambiente, ma conviene anche al portafogli – sia quello dell’impresa, sia quello dei suoi clienti.

«Il Piano di quest’anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030, rappresenta un punto di svolta – commenta Francesco Starace, ad e dg di Enel – Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business, creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della strategia del gruppo, valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030. Inoltre, stiamo anticipando di dieci anni l’obiettivo della completa decarbonizzazione del Gruppo, con il raggiungimento del “Net zero” entro il 2040. Continueremo a crescere nelle rinnovabili, valorizzando quello che è già oggi il più grande portafoglio privato di asset rinnovabili al mondo».

A partire già dall’immediato. Enel prevede infatti di investire direttamente un totale di circa 45 miliardi di euro nel periodo 2022-24, pari a un incremento del 12% rispetto al Piano precedente, mobilitando al contempo ulteriori 8 miliardi circa di euro provenienti da terzi; circa 19 miliardi di euro si prevede siano destinati alle rinnovabili, in particolare in Paesi dove il gruppo beneficia di un business integrato con i clienti finali.

In questo modo la capacità rinnovabile totale del gruppo aumenterà fino a 77 GW dai 54 GW stimati alla fine del 2021; di conseguenza, si stima che la produzione a zero emissioni raggiunga il 77% nel 2024 e che nello stesso periodo le emissioni di CO2 diminuiscano di oltre il 35% rispetto al 2021.