Nessuna risposta sugli incentivi alla geotermia, i sindaci si autoconvocano al Mise
Termine: «Nei prossimi giorni verrà formata la rappresentanza che si recherà a Roma e sarà annunciata la data dell'iniziativa di fronte al ministero»
[20 Febbraio 2019]
L’ultimo tentativo dai parte dei sindaci dei Comuni geotermici toscani di avviare un confronto con il ministero dello Sviluppo economico (Mise) risale a pochi giorni fa: si tratta dell’ennesima proposta d’incontro da quando il Governo nazionale ha deciso – attraverso lo schema di decreto Fer 1 – di cancellare gli incentivi finora rivolti alla geotermia tradizionale, ancora una volta caduta nel vuoto.
L’Osservatorio economico dell’Alta Val di Cecina che è tornato a riunirsi questo lunedì non ha potuto che prenderne atto, e dopo un’approfondita discussione l’Osservatorio – cui hanno partecipato anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil oltre agli Amministratori dei Comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Monteverdi Marittimo – ha elaborato una nuova agenda di iniziative da intraprendere affinché siano ripristinati al più presto gli incentivi finora rivolti alla geotermia come motore di sviluppo sostenibile del territorio. Al primo punto c’è una manifestazione dei sindaci dei Comuni geotermici da tenersi al più presto presso il Mise.
«La proposta di autoconvocazione al ministero avanzata da Monterotondo Marittimo nell’ultima assemblea dei soci CoSviG – conferma oggi il sindaco Giacomo Termine – ottiene il consenso di tutti i sindaci dei Comuni geotermici. L’obiettivo è ottenere una convocazione a un incontro in cui poter chiarire al ministro Di Maio le ragioni delle comunità che vivono anche grazie all’economia generata dall’industria geotermica». Come sottolineano dal Comune di Monterotondo Marittimo infatti la richiesta dei sindaci di essere ascoltati giace sui tavoli del ministero ormai da mesi e nessuna apertura al dialogo è stata mai accennata dai nessun componente del Governo.
«Vogliamo poter rendere esplicita la nostra posizione – aggiunge Termine –, far conoscere ai ministri i nostri dati e le nostre ragioni. Renderli edotti del dramma in cui rischiano di cadere migliaia di famiglie, dell’impoverimento sociale e culturale che rischiano molte zone “deboli” perché interne, difficilmente raggiungibili e a cui la geotermia fino ad oggi ha dato e da un futuro. Nei prossimi giorni verrà formata la rappresentanza che si recherà a Roma e sarà annunciata la data dell’iniziativa di fronte al ministero».