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New energies, anche in Toscana le cabine primarie cambiano design con Enel grids

La trasformazione partirà dal 2025, con una ridotta impronta ambientale e la garanzia di una maggior e affidabilità per l’utente elettrico
 |  Green economy

New energies è il progetto vincitore del concorso lanciato da Enel grids per trasformare le cabine primarie grazie a un nuovo design, una ridotta impronta ambientale e maggior e affidabilità per l’utenza.

Un approccio che rientra nella più ampia strategia di Enel grids in chiave di riprogettazione degli elementi essenziali delle reti di distribuzione elettrica; un percorso che, dopo aver coinvolto design e struttura di contatori, cassette stradali, cabine secondarie e sostegni per linee elettriche – tutti rivisti alla luce delle nuove esigenze di circolarità e sostenibilità economica, ambientale e sociale –, punta ora a trovare una nuova veste a strutture importanti e complesse come le cabine primarie

Adesso, anche in Toscana dal 2025 le cabine primarie – che hanno il compito di trasformare l’elettricità ricevuta dalla rete di trasmissione nazionale dalla alta alla media tensione, così da arrivare poi a cittadini e imprese – potranno essere trasformate grazie a un nuovo design, una ridotta impronta ambientale e con la garanzia di una sempre maggior sicurezza e affidabilità per l’utente elettrico.

In particolare, New energies propone un sistema multifunzionale pensato per sfruttare al meglio tutti gli elementi naturali – sole, luce, vento e acqua piovana – e abbinare all’efficienza energetica delle cabine il migliore rapporto tra investimenti e benefici economici, ambientali e sociali.

Esempi concreti di quest’approccio sono i pannelli solari alloggiati sul tetto, il pavimento poroso che permette la penetrazione di acqua piovana ed evita il formarsi delle isole di calore, la recinzione a onda composta da una griglia modulare che fa entrare la luce e il vento, fino ad arrivare alla rigenerazione vegetale attorno alla cabina attraverso il metodo Miyawaki, che prevede la piantumazione di specie autoctone più piccole al di sotto di alberi più alti.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.