Una nuova Agenzia nazionale per la rigenerazione urbana sostenibile

La richiesta di architetti e Legambiente alla presidenza del Consiglio

[15 Aprile 2014]

Con una lettera inviata al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, insieme a Legambiente, chiede di «istituire una Agenzia nazionale per la rigenerazione urbana sostenibile affiancata da un comitato tecnico scientifico».

Secondo architetti ed ambientalisti si tratta di una misura che «Consentirebbe di coordinare, con una strategia complessiva, le diverse e positive iniziative del Governo sulla rigenerazione del patrimonio edilizio e sulle città, consentendo di declinare e di realizzare politiche di riuso sostenibile delle aree urbanizzate entro il paradigma dello stop al consumo del suolo. In caso contrario e senza un’unica regia – sottolineano –  le politiche destinate all’edilizia sociale, alla rigenerazione delle scuole, alla valorizzazione dei beni demaniali, nonché il recepimento della Direttiva 27/2012 sull’efficientamento energetico, tutte di grande portata, rischiano di entrare in contraddizione tra di loro, di rimanere inefficaci e di provocare lo spreco  di risorse economiche, nazionali e comunitarie».

Per questo il Consiglio Nazionale degli Architetti e il Cigno Verde  Legambiente chiedono al Governo di “rigenerare ” il Comitato interministeriale per le politiche urbane (Cipu), «Rendendolo agile, efficace e tecnicamente attrezzato, per coordinare la redazione e l’attuazione della legge sulla riduzione del consumo del suolo; il recepimento della Direttiva 27/2012 sull’efficienza energetica; la riqualificazione del patrimonio scolastico; il piano città; misure per far fronte all’emergenza del fabbisogno abitativo; iniziative per la  valorizzazione dei beni demaniali oltre, naturalmente, una nuova Legge nazionale di Governo del Territorio, di cui si  auspica una rapida approvazione assieme a un rinnovato Testo Unico per l’Edilizia».

Le due associazioni concludono: «Quello che serve è un’azione di regia responsabile ed efficace, non burocratica, capace di agire rapidamente ma sulla base di una chiara idea sul percorso da prendere per rilanciare la rete delle città italiane, rigenerare il patrimonio edilizio e monumentale, risparmiare energia, salvare il paesaggio e migliorare l’habitat, far ripartire lo sviluppo».