Ma ne è atteso subito un altro che dettagli le necessarie norme applicative

Nuovi incentivi per il biometano, il decreto è ora in Gazzetta ufficiale

Gattoni (Cib): «Un provvedimento chiave per rilanciare gli investimenti del settore, soprattutto alla luce del perdurare della crisi energetica»

[27 Ottobre 2022]

Dopo il via libera da parte della Commissione europea arrivato quest’estate, il nuovo decreto per gli incentivi al biometano previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è stato pubblicato adesso in Gazzetta ufficiale.

«Rappresenta un provvedimento chiave per rilanciare gli investimenti del settore biogas e biometano soprattutto alla luce del perdurare della crisi energetica e degli approvvigionamenti delle materie prime. L’agricoltura può dare un contributo significativo all’aumento della quota rinnovabile nel mix energetico nazionale, in favore di diverse filiere produttive», dichiara Piero Gattoni, presidente del Consorzio italiano biogas (Cib).

Il biometano, in tutto analogo al gas fossile ma derivato da fonti rinnovabili come scarti e rifiuti organici, rappresenta uno strumento potente per unire l’economia circolare alle necessità di decarbonizzazione e maggiore indipendenza energetica.

Ad oggi il contributo del biometano ai consumi nazionali di gas si ferma a circa 0,7 miliardi di metri cubi annui, a fronte di una potenzialità ben più ampia: potremmo infatti ottenere circa 10 mld di metri cubi di biometano, di cui 8 da matrici agricole e gli altri dalla valorizzazione dei rifiuti organici (Forsu). Per raggiungere questi risultati, però, è necessario installare sul territorio i necessari impianti di digestione anaerobica.

Il decreto biometano, attraverso un nuovo meccanismo di incentivazione, supporta questa prospettiva e al contempo apre anche alla possibilità di destinare il biometano incentivato ad usi diversi dai trasporti: il tema però dovrà ora essere disciplinato in dettaglio attraverso un ulteriore decreto del ministero dell’Ambiente, su proposta del Gse.

«È necessario – auspica Gattoni – che il successivo decreto con il quale si dettaglieranno le regole applicative preveda modalità di gestione degli impianti che minimizzino gli effetti dell’aumento dei costi delle materie prime, che supportino la possibilità di sviluppo del mercato del biometano negli usi finali e nel settore dei trasporti e che consentano di realizzare gli investimenti rispettando le strette tempistiche imposte dal Pnrr anche alla luce delle attuali difficoltà di reperimento di materiali e componentistica».