Piombino, le bonifiche sono ancora ferme: si riparte dal ministero dello Sviluppo economico
Il 22 dicembre tornerà a riunirsi il tavolo tecnico con governo, Regione, Comune e Invitalia
[7 Dicembre 2017]
Dalla Regione è arrivato ieri il nuovo impegno a stilare un documento unitario, da sottoporre al governo e che rappresenti la posizione della Toscana rispetto alla questione dell’acciaio a Piombino, perché nella città si torni ad accendere una tradizione millenaria: produrre acciaio. «Abbiamo preso l’impegno – spiega al proposito il presidente Rossi al termine di un vertice in Palazzo Sacrati Strozzi – di redigere un documento che sia rappresentativo delle opinioni di Comune, Regione e sindacati su questa vicenda e sulle prospettive future del polo produttivo di Piombino. Si tratta di una questione di rilievo nazionale e la Toscana vuol far emergere la sua posizione».
I partecipanti (Regione, Comune, sindacati) si sono trovati concordi sulla necessità di liberare Piombino dal vincolo oggi esistente, rappresentato da Aferpi, per attrarre un nuovo investitore, compito che è difatti difficile anche solo immaginare senza una reale strategia nazionale in campo siderurgico. Ma anche se questa non dovesse malauguratamente emergere, a Piombino in ogni caso i conti con l’acciaio vanno fatti comunque. Nei decenni la produzione siderurgica ha lasciato in eredità un’enorme quantità di scarti di processo (loppe, scorie, Paf, etc) che in maggioranza è sempre all’interno del perimetro ex Lucchini; insieme a questi materiali molti altri rifiuti, amianto compreso, continuano a gravare sull’area.
Non a caso a Piombino è stato istituito già nel 1998 un Sin (Sito d’interesse nazionale), ma a 20 anni di distanza le bonifiche possono dirsi concluse solo al 45%. Un nuovo impulso sarebbe dovuto arrivare dalle attività Aferpi (ormai ferme) e dai 50 milioni di euro pubblici per la bonifica della falda tramite Invitalia come previsto dall’Accordo di programma quadro del 2014, ma ancora in sospeso: all’interno del Sin, ad oggi l’unica riqualificazione ambientale in corso è quella portata avanti dall’azienda locale Rimateria. Ma non può bastare.
Ieri la sottosegretaria al ministero dell’Ambiente Silvia Velo ha scritto una lettera «al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e all’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, in merito ai ritardi sull’avvio delle attività di bonifica nel Sin di Piombino» chiedendo anche «al consulente del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini, di convocare al più presto il comitato esecutivo dell’Accordo di Programma per risolvere definitivamente la questione».
Prima ancora dei fondi insufficienti, è oggi la burocrazia asfissiante a impedire di spendere effettivamente quei pochi disponibili. A spiegarlo recentemente alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti sono stati gli stessi vertici Invitalia, e una conferma indiretta arriva dalla sottosegretaria Velo: «Mi rendo conto che interventi del genere non sono semplici e che un solo ricorso al Tar a volte può creare difficoltà nell’assegnazione di un appalto, ma ritengo anche che il tempo delle giustificazioni sia finito e che le bonifiche non possano subire ulteriori ritardi». Eppure.
Per tentare (nuovamente) di sbloccare la situazione, oggi proprio dal consigliere Simoncini arriva notizia che il tavolo tecnico per le bonifiche dell’area industriale di Piombino tornerà a riunirsi venerdì 22 dicembre al ministero dello Sviluppo economico: oltre al Mise e alla Regione, al tavolo siederanno il ministero dell’Ambiente, il Comune di Piombino e Invitalia. «L’incontro – spiegano dalla Regione –servirà per fare il punto sullo stato di avanzamento delle attività legate alle opere di bonifica del sito all’indomani dell’avvenuta aggiudicazione da parte di Invitalia, della gara per l’affidamento della progettazione di messa in sicurezza, avvenuta lo scorso 4 ottobre, seguita, il 6 novembre, da quella per l’esecuzione delle indagini integrative e sui risultati della gara per l’affidamento della verifica progettuale, per cui è già stata convocata la seduta pubblica per il prossimo 11 dicembre».
AGGIORNAMENTO: come rettificano dalla Regione Toscana, il tavolo tecnico per le bonifiche dell’area industriale di Piombino «si riunirà il 20 dicembre (non il 22) al Ministero dello sviluppo economico. Alla riunione tecnica, come deciso nell’ultimo incontro del Comitato esecutivo dell’accordo di programma per l’area industriale di Piombino, parteciperanno, oltre al Mise, la Regione Toscana, il ministero dell’Ambiente, il Comune di Piombino e Invitalia».
L. A.