Skip to main content

Pnrr: l’università di Pisa cerca partner al Sud

Pubblicati i primi 4 avvisi dedicati a AI, transizione energetica, medicina di precisione e life science
 |  Green economy

L’università di Pisa ha pubblicato 4 bandi a cascata, per la presentazione, da parte di soggetti esterni, di proposte progettuali di attività di ricerca funzionali alla realizzazione dei progetti Pnrr dell’Ateneo.

Si tratta di un totale di 8.325.000 euro, di cui 3.570.000 euro destinati ed imprese ed Enti locali del Mezzogiorno, finanziati dall’Unione europea nell’ambito di NextGenerationEU, con fondi MUR PNRR Missione 4 “Istruzione e Ricerca” Componente 2 “Dalla Ricerca all’impresa”, i quattro bandi rappresentano una grande opportunità per le imprese e gli enti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, a cui è riservato il 43% delle risorse totali.

E’ possibile partecipare ai bandi a cascata per l’Ecosistema dell’Innovazione THE – Tuscany Health Ecosystem, che punta all’innovazione nelle scienze e nelle tecnologie della vita in Toscana, e per Partenariati Estesi: FAIR, sugli aspetti fondazionali dell’Intelligenza artificiale; NEST, dedicato alla transizione energetica; HEAL ITALY, con focus sulla diagnostica e sulle terapie innovative nella medicina di precisione.

Le imprese e gli enti hanno tempo fino alle ore 12:00 di lunedì 22 gennaio per partecipare al bando per il partenariato FAIR presentando le proprie proposte. Hanno qualche giorno in più, invece, i soggetti interessati ai bandi per i partenariati NEST e HEAL ITALY, che scadono martedì 26 gennaio alle ore 12:00. È fissata per mercoledì 31 gennaio alle ore 12:00, infine, la scadenza per la presentazione delle proposte relative all’ecosistema THE – Tuscany Health Ecosystem.

 

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.